Entro il 2043, Corato vedrà sparire l’8% della sua popolazione (- 3600 abitanti circa): un calo che ridurrà i residenti a poco più di 43mila, come se un intero quartiere di media grandezza si svuotasse nel corso di vent’anni. Questa è solo una delle drammatiche conseguenze dell’inverno demografico che investirà la Puglia, delineando una regione sempre più anziana e meno popolosa.
La Puglia, che nel 2013 contava 4,1 milioni di abitanti, sta vivendo una contrazione accelerata della popolazione. Già nel 2023 i residenti erano scesi a 3,9 milioni (-4,5% rispetto al 2013), e secondo le proiezioni dell’Ipres basate sui dati Istat, il calo sarà ancora più marcato nei prossimi due decenni. Nel 2043, la regione avrà perso 470mila abitanti rispetto ad oggi, fermandosi a 3.437.935 residenti (-12%).
Il caso di Corato, con una riduzione del 8%, non è isolato. Nella provincia di Bari, la flessione complessiva sarà di 111mila abitanti (-9%). A livello regionale, Taranto registrerà il calo più netto (-14,4%), seguita da Lecce (-11,3%). Sul piano comunale, l’aumento dei piccoli centri sotto i 5mila abitanti e la perdita di residenti nei Comuni medi e grandi testimoniano un processo di “desertificazione” demografica.
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno strettamente legato al calo demografico. In Puglia, gli over 64 costituiranno il 28% della popolazione nel 2043, rispetto al 22% del 2023. Ancora più evidente sarà l’aumento della fascia over 75, che rappresenterà quasi un quinto dei residenti, con 658mila persone. La speranza di vita continua a crescere – oggi è di 82,8 anni di media – ma ciò comporta famiglie più piccole e meno reti di supporto.
La riduzione della popolazione e l’invecchiamento pongono interrogativi cruciali per il futuro economico e sociale della Puglia. Una forza lavoro più esigua e un numero crescente di pensionati rischiano di compromettere il sistema previdenziale e il Pil regionale. A ciò si aggiunge una natalità in costante declino: il numero medio di figli per donna, pari a 1,2 nel 2023, è ben lontano dal valore di 2,1 necessario per la stabilità demografica.
Affrontare l’inverno demografico richiederà politiche coraggiose. Tuttavia, i dati attuali non lasciano spazio a ottimismo, indicando che l’inversione di tendenza è ancora lontana.
La Puglia del 2043 si presenta come un territorio trasformato, e città come Corato saranno il simbolo di un cambiamento profondo: un intero quartiere scomparso, a rappresentare la sfida più urgente del futuro.