Da Lo Stradone

Luisa Piccarreta, a che punto siamo?

Francesca Maria Testini
Luisa Piccarreta
La causa di beatificazione e canonizzazione non è bloccata. Intanto proseguono i lavori della Casa Museo
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Riproponiamo su CoratoLive.it gli articoli “senza tempo” pubblicati nei mesi scorsi su Lo Stradone. Un modo per avvicinare i lettori del web agli approfondimenti svolti sul cartaceo. Oggi facciamo il punto sul processo di beatificazione e canonizzazione di Luisa “La Santa”, con questa doppia intervista realizzata da Francesca Maria Testini nel dicembre scorso. Per abbonarsi a Lo Stradone è possibile mandare una email all’indirizzo info@lostradone.it oppure chiamare il numero 080.8983954.

Dopo un periodo, più o meno lungo, coincidente per lo più con gli anni della pandemia e le sue restrizioni, torniamo a parlare di Luisa Piccarreta, della causa di beatificazione e canonizzazione ancora in corso e della sua fama di santità che valicando i confini territoriali e nazionali giunge ed è ormai affermata in paesi lontani come Filippine, Cina, USA e Messico, solo per citarne alcuni. A fine 2019 la causa sembra aver ricevuto una battuta d’arresto.  Ci spiega cosa è accaduto don Sergio Pellegrini, assistente spirituale dell’Associazione Luisa Piccarreta “PFDV” promotrice della causa. Luisa ha scritto tanto, forse troppo. I suoi 36 Volumi, le quasi 10.000 pagine vergate da lei sembrano rallentare il percorso di proclamazione di santità, perché ogni suo scritto merita analisi, riflessione e approfondimento. Nel frattempo continuano i lavori della casa museo: la soprintendenza di Bari l’ha valutata, nell’estate del 2019, di “interesse culturale” apponendo un vincolo diretto sull’immobile sito tra via Luisa Piccarreta, via Santa Maria Greca e via Niglio. Qui la Piccarreta abitò dal 1895 al 1928.

Non perdiamo la speranza

Intervista a Don Sergio Pellegrini, assistente spirituale dell’associazione “Luisa Piccarreta PFDV”

A che punto è la causa? È bloccata?

La causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio Luisa Piccarreta non è né chiusa né bloccata. La Congregazione delle Cause dei Santi con una lettera indirizzata all’Arcivescovo, nel novembre del 2019, ha messo in evidenza alcune criticità che si evincono dalla lettura degli scritti della Piccarreta. Non si tratta di errori né di eresie. Non si tratta neanche di singoli testi o espressioni degli scritti. Sono piuttosto delle risultanze generali che si possono trarre dopo aver letto l’intero corpo del Diario.

Quindi, cosa succede ora?

Tali osservazioni non chiudono la causa, bensì richiedono una più attenta disamina degli scritti al fine di mettere in luce altri aspetti che potrebbero meglio far comprendere le criticità evidenziate dalla Congregazione. Si sta, pertanto, valutando la possibilità di affidare ad uno o più esperti lo studio del Diario proprio a partire dagli aspetti evidenziati dalla Congregazione. Tutto questo non impedisce che tali scritti possano essere letti traendo grande vantaggio spirituale.

Come mai la causa si sta protraendo per tanti anni?

Le Cause di canonizzazione sono procedimenti molto complessi soprattutto in presenza di copiose opere scritte da parte del candidato. Nessuna meraviglia, quindi, che per Luisa, che ha scritto 10.000 pagine di Diario, la causa si protragga ancora per diverso tempo. Ma non si deve perdere la speranza.

Prossimamente un nuovo congresso internazionale

Intervista ad Enza Arbore, presidente dell’Associazione Luisa Picarreta “PFDV”

A che punto sono i lavori della Casa Museo?

Il restauro integrato della Casa Museo “Luisa Piccarreta” sta avanzando.  Così come da progetto, si procederà con opere atte ad una migliore fruibilità dell’immobile: consolidamento statico, risanamento del sottofondo dei locali nel piano interrato, adeguamento dell’impianto elettrico e antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche. Si sta operando anche per l’allestimento di un laboratorio divulgativo con la finalità di offrire ai visitatori servizi innovativi e coinvolgenti grazie ai supporti digitali. È difatti previsto un percorso narrativo digitale e un laboratorio tessile virtuale per la riscoperta del lavoro del tombolo. L’augurio è che il connubio fra passato e presente, tradizione e innovazione, possa avvicinare alla figura di Luisa, alla fede, alla cultura e alle tradizioni del nostro paese sempre più persone di varia provenienza e fascia d’età.

Come va il flusso dei pellegrini?

Negli ultimi due anni la pandemia ha avuto un impatto negativo sul turismo religioso così come su tutto il settore, ma con l’allentamento delle restrizioni abbiamo registrato un aumento del flusso dei pellegrini. La scorsa estate i pellegrini in visita ai luoghi di Luisa Piccarreta erano in prevalenza italiani, quest’anno invece, abbiamo riscontrato il ritorno di pellegrini dall’estero, da zone dove è molto conosciuta: Germania, Slovenia, Repubblica Ceca, Spagna, Irlanda, Filippine, Cile, Colombia, Usa, Messico. Erano tutti desiderosi di ripercorrere i passi della Serva di Dio, nel suo paese, fra la sua gente. Parecchi conoscevano già Luisa Piccarreta e la sua spiritualità perché facenti parte di gruppi che meditano regolarmente i suoi scritti; alcuni hanno inserito Corato fra le tappe di un percorso di fede alla riscoperta di sé. In tanti ci hanno detto di averla conosciuta durante il lockdown attraverso i social media o partecipando alle iniziative (rosari, meditazioni, e celebrazioni eucaristiche) che come Associazione abbiamo proposto sul nostro canale YouTube come segno di vicinanza e unità in un periodo difficile. Significativa la testimonianza di circa centocinquanta fedeli giunti a Corato, a fine settembre, da varie città italiane per una due giorni all’insegna delle catechesi sulla Divina Volontà tenute da Padre Charbel del Libano. Durante il periodo invernale l’affluenza tendenzialmente cala. Per quest’anno abbiamo alcune prenotazioni alle quali andranno ad aggiungersi coloro che sporadicamente ci raggiungono anche senza preavviso. Sicuramente con la riapertura della Casa-Museo i pellegrini aumenteranno.

Della causa e dei suoi tempi lunghi cosa pensano i pellegrini?

I pellegrini, i seguaci di Luisa Piccarreta, o meglio i Piccoli Figli del Divin Volere, benché amareggiati di questo “stallo”, amano Luisa per i suoi scritti, perché attraverso di essi hanno scoperto o maturato il proprio rapporto con la fede, magari trovando risposte ai perché che si ponevano. Considerato ciò, la ritengono santa aldilà della proclamazione della Chiesa. D’altronde Luisa era conosciuta come “la Santa” anche quando era ancora in vita. Incoraggiati e in linea con quanto espresso dal nostro Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo nel suo comunicato n.4 del 4 marzo 2020, i Piccoli Figli della Divina Volontà proseguono il proprio cammino di formazione e diffusione della dottrina del “vivere nel Divin Volere”. È nostra premura, per quanto ci è possibile, esortare tutti a meditare gli scritti rapportandoli sempre alle Sacre Scritture, restando uniti, sull’esempio della stessa Luisa che ha sempre vissuto in obbedienza alla Chiesa.

Avete in programma alcune iniziative?

Per il prossimo futuro, e presumibilmente per la riapertura della Casa-Museo, stiamo pensando ad un congresso internazionale sulla stregua del IV congresso organizzato nel 2015, in occasione del 150esimo anno di nascita di Luisa. Nel frattempo prosegue l’attività ordinaria dell’Associazione con gli incontri di formazione quindicinali, la commemorazione di date importanti legate alla vita di Luisa, i ritiri in preparazione al Santo Natale e alla Santa Pasqua e il convegno nazionale che come ogni anno, a conclusione del percorso formativo, si terrà a fine giugno in una zona del centro Italia.

Colgo l’occasione per invitare chiunque lo volesse a partecipare alle nostre attività per approfondire la conoscenza di questa nostra illustre concittadina.  E per acquisire informazioni in merito consiglio di consultare il nostro sito ufficiale www.luisapiccarretaofficial.org

domenica 19 Marzo 2023

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