Dal Consiglio Comunale

Bilancio di previsione, maggioranza vota compatta dopo l’ennesima lotta interna

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Il consiglio comunale del 28 giugno 2022
Il consiglio comunale del 28 giugno 2022
D'Introno (PD) denuncia pressioni ma vota a favore. «Basta ultimatum, il sindaco inizi a governare»
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È terminata a notte fonda la seduta di consiglio comunale nel corso della quale l’assemblea cittadina, tra gli altri punti, è stata chiamata ad approvare il bilancio di previsione. Un documento fondamentale per la tenuta dell’amministrazione comunale, la traduzione in cifre di una visione di città che dovrà essere concretizzata, almeno sino a fine anno. Un bilancio di previsione la cui approvazione arriva dopo sei mesi di amministrazione “in dodicesimi”, ossia con una capacità di spesa limitata; uno strumento fondamentale per poter pianificare le attività cittadine in ogni settore.

Una seduta alla quale, ancora una volta, non hanno partecipato in massa i consiglieri comunali di Direzione Corato e che ha registrato l’assenza dei consiglieri di minoranza Mastrodonato (Gruppo Misto) e Valente (UDC). Alla discussione punto sul bilancio di previsione, il nono all’ordine del giorno, non ha partecipato anche la consigliera di Sud al Centro Anna Malcangi. L’opposizione è stata affidata agli interventi di Vito Bovino (Nuova Umanità) che, insieme a Michele Bovino (Bovino Sindaco) ha espresso voto contrario al provvedimento; la critica più piccata, però, ancora una volta è partita dai banchi del Partito Democratico e in particolare dall’analisi della capogruppo Nadia D’Introno.

Il bilancio di previsione, come abbiamo avuto modo di evidenziare, rappresentava un momento importante anche per la comprensione e la definizione della posizione del Partito Democratico rispetto alla maggioranza. Un eventuale voto contrario al documento che – come detto – è la traduzione in cifre di una visione della città, avrebbe rappresentato chiaramente una bocciatura della programmazione e pertanto una ovvia presa di distanza dall’amministrazione.

Le criticità sollevate da Vito Bovino (Nuova Umanità) 

Un lunghissimo e complicato documento, il bilancio di previsione, spiegato in maniera generale dall’assessore Muggeo ma scandagliato in maniera specifica dal consigliere Vito Bovino che, entrando nei meandri dei numeri e delle colonne, ha sollevato diverse criticità, prima fra tutte quella relativa al fondo contenzioso, per 4 milioni di euro, («Cifra eccessiva, le perdiamo tutte le cause?») e tra le altre la cospicuità delle risorse vincolate, il fondo di dubbia esigibilità ammontante a 9 milioni di euro e il mutuo di oltre 4 milioni di euro che il Comune sta pagando relativo alla nuova Giovanni XXIII, opera mai partita in quanto è in atto un contenzioso. Tante le richieste di spiegazioni, diversi i refusi individuati nella delibera, contestazioni su più fronti in un documento di grande complessità e dalle innumerevoli sfaccettature che ha raccolto anche le pesanti critiche della consigliera DEM Nadia D’Introno che già in altre occasioni aveva avuto modo di contestare gli atti propedeutici al bilancio stesso, primo fra tutti il documento unico di programmazione.

Le criticità sollevate da Nadia D'Introno (Partito Democratico)

L'intervento della consigliera D'Introno
L'intervento della consigliera D'Introno

Severo il giudizio della capogruppo del Partito Democratico sul bilancio di previsione. «Siamo riusciti a fare peggio dell’anno scorso» ha contestato contestando la natura tecnica del bilancio di previsione, il fatto che sia arrivato in consiglio comunale a metà anno e la mancanza di confronto interno e con i cittadini in merito al documento. «Per conoscere lo stato di salute del nostro bilancio, per conoscere i settori in cui si intende investire maggiormente e i punti di forza del nostro bilancio abbiamo dovuto leggere numeri e tabelle» ha stigmatizzato.

E via con l’elenco delle criticità: «Questo bilancio è un documento generico e vago. Ho scoperto che la nota integrativa è stata scopiazzata dal comune di Montespertoli, comune della provincia di Firenze di 13mila abitanti. Un copincolla effettuato in maniera raffazzonata» ha contestato, ricevendo la risposta della dirigente Leone che ha spiegato che il documento è costruito su un format disposto da un software gestionale.

Sotto la sua lente di ingrandimento, tra le altre cose, è finita in maniera particolare la questione legata all’ASIPU e il parere dei revisori dei conti che, pur essendo positivo, riporta delle osservazioni e dei suggerimenti. «Sono gli stessi dello scorso anno. Che succede se l’Ente non tiene in considerazione i suggerimenti?» ha chiesto. Materia di Corte dei Conti le è stato risposto.

Le dichiarazioni di voto e il colpo di scena

Dopo una lunga serie di osservazioni di natura tecnica, la sintesi politica è arrivata durante le dichiarazioni di voto. Primo a prendere la parola in merito è stato il consigliere Vito Bovino: «Siamo al secondo bilancio di previsione e il tagliando è negativo. In paese registro una situazione di preoccupazione. Voto in maniera contraria a questo bilancio e invito il sindaco, per questo che sto vedendo dagli atti, a pensare a rassegnare le dimissioni perché non mi sembra sua capacità amministrare» ha detto fuori dai denti.

Prima dell’arringa della consigliera D’Introno, la più attesa, a parlare a nome della maggioranza è stato il consigliere Michele Arsale (Rimettiamo in moto la città): «Apprezzabile il lavoro del PD, ma i suggerimenti vengano dati in fase pre consiliare. Il lavoro non sia finalizzato a disprezzare il lavoro dell’amministrazione» ha evidenziato. «Spero che le richieste di D’Introno siano state chiarite, affinché si possa rivedere nello stato d’animo di ognuno di noi una situazione più serena per il percorso di questa amministrazione» ha auspicato.

Parole che non sono state gradite dalla capogruppo del Partito Democratico: «Arsale, dopo avermi ringraziato, sostanzialmente dice al PD che durante il consiglio dovrebbe tacere. Quando avremmo dovuto parlare se si è svolta solo una commissione bilancio e se la documentazione l’abbiamo ricevuta 3 ore prima? Eppure anche in quella sede abbiamo parlato. Abbiamo cercato di dare un taglio politico» ha detto, prima di abbandonarsi ad uno sfogo.

«Parlo a titolo personale. Riunioni di maggioranza piene zeppe di urla, a cui non ho piacere di partecipare. Ultimatum inviati al PD in cui si diceva “O D’introno vota o va all’opposizione”; abbiamo ricevuto le telefonate. Dobbiamo mettere a rischio una maggioranza di governo per una cartuccella copiata? Non è il luogo per dar vita a crisi politiche. Votiamo questo bilancio tecnico. È stato il sindaco a chiedere di silenziarmi. Basta ultimatum, basta richieste di passare all’opposizione. Sindaco inizi a governare!» ha detto, raccogliendo però il biasimo, fuori dai microfoni, dai consiglieri di maggioranza.

Una dichiarazione di voto favorevole al bilancio, accompagnata dalla denuncia di una “estorsione” politica. Segno di una evidente pressione che la anomala linea politica del Partito Democratico (quattro rappresentanti istituzionali e quattro posizioni diverse) genera; al punto che anche una nostra analisi – tra l’altro una spiegazione molto semplice delle conseguenze politiche che un eventuale voto contrario al bilancio di previsione avrebbe potuto generare – è stata interpretata dalla consigliera D’Introno come una pressione sul voto.

Il sindaco De Benedittis ha a sua volta preso la parola, rispondendo alle diverse osservazioni: «Il bilancio è politico, frutto anche di un acceso corpo a corpo coi dirigenti, proprio per uscire ad orientare le risorse disponibili verso alcune precise scelte politiche di indirizzo con importanti risorse nei lavori pubblici per la manutenzione ordinaria della città che è uno dei principali bisogni, avvertito dalla gente» ha detto. E, in risposta a Bovino, ha rimarcato: «I potere logora chi non ce l’ha e il sindaco De Benedittis non si dimetterà mai»

Il voto

Dopo un richiamo generale ad un rilassamento dei toni si è giunti alla votazione del provvedimento. E qui il colpo di scena: 16 voti favorevoli e 2 contrari. La maggioranza si è ricompattata, i consiglieri Addario e D’Introno hanno votato in maniera favorevole al documento. Unici contrari i due fratelli Bovino, l’unica espressione di una opposizione che ormai, in consiglio comunale, ha deciso di non presentarsi più.

mercoledì 29 Giugno 2022

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G. R.
G. R.
1 anno fa

Vedere una presa di posizione così marcata della cons.ra D’Introno per poi vederla votare a favore della maggioranza è una vera e propria contraddizione. Richiede a chiare lettere di poter “bacchettare” il Sindaco, lo invita (e non solo lei) a governare in città, solleva pressioni ricevute e a scapito della sua libertà soggioga ai dictat politici. Se lei fosse davvero libera e coerente con le sue idee avrebbe fatto valere le sue tesi di contrarietà al bilancio. Lei stessa dice “… abbiamo fatto peggio dell’anno scorso…” e poi vota a favore! Non vorrei che la sua presa di posizione fosse solo un trucco per far vedere ai coratini che in questa amministrazione morta, c’è qualcuno che “respira”.

Michele Strippoli
Michele Strippoli
1 anno fa

Un’altra brutta pagina ieri sera di un’amministrazione che non sa quel che fa pur di fare.

Luigi Acella
Luigi Acella
1 anno fa

Il voto contrario sarebbe stato ininfluente, la consigliera è libera non avendo interessi da difendere. Continuerà nella sua funzione di controllo con grinta e rigore maggiore. Io invece non mi meraviglio del suo voto favorevole ( scelta intelligente) mi stupisce il Sindaco che sopporta e tollera il comportamento della Dintrono da opposizione r non invita il Pd ad uscire dalla maggioranza.

Giuseppe Quercia
Giuseppe Quercia
1 anno fa

Chiedere la caduta di una amministrazione è da irresponsabili, qualsiasi sia la propria estrazione politica.
Se si è in accordo con il progetto politico, si chiede ai propri rappresentanti di migliorare e di impegnarsi maggiormente.
Se si è in opposizione si chiede ai propri rappresentanti di impegnarsi a fare opposizione, almeno presentandosi in Consiglio Comunale e dire qualcosa, se si sa parlare in Italiano corrente.
Ma chiedere con banalità la caduta di una amministrazione significa far restare la città in un lago di melma

G. R.
G. R.
1 anno fa

Leggo alcuni commenti tra i quali quelli del sig. Quercia. Un’amministrazione del genere produce meno rispetto ad una gestione commissariale. Oggi è il 30 giugno data in cui il Sindaco disse, dalle pagine di questa testata, che sarebbero partiti i lavori di rifacimento strade (progetto della Regione Puglia denominato Strada per strada). Oggi non c’è cantiere in città, mentre i comuni viciniori hanno già COMPLETATO LE OPERE. Se questo non è già un lago di melma!!!! Aprite gli occhi perché questi sono i risultati di questa amministrazione… IL NULLA !!!!!