Il convegno

La Coratina volano per l’oleoturismo, a Corato un convegno sulla cultivar più apprezzata al mondo

Olio Extravergine di Oliva
Olio Extravergine di Oliva
Il 1 luglio, a partire dalle 10, il focus sulla risorsa che può far crescere il territorio
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Paese che vai, olivo che trovi. Un discorso che vale anche per Corato e la Coratina, una delle varietà di olivo più tipiche della Puglia. Sempre più consumatori apprezzano il caratteristico sapore leggermente piccante con retrogusto amarognolo dell’olio extravergine che se ne ricava, capace di donare originalità ad ogni piatto con cui si accompagna.

Tra le iniziative finalizzate ad approfondire il legame tra la città di Corato e la varietà olivicola vi è il convegno “Oleoturismo, la nuova stagione dell’olio” organizzato assieme a Edagricole  che si terrà presso l’azienda Terra Maiorum, Cooperativa di lavorazione dei lavori agricoli il prossimo 1 luglio a partire dalle 10.

L’impatto del decreto attuativo

Palazzo Madama - Senato della Repubblica
Palazzo Madama - Senato della Repubblica

L’olio extravergine d’oliva è oggi l’ultima frontiera del turismo made in Italy. Lo scorso febbraio è stato infatti pubblicato il decreto attuativo n. 36174/2022 inerente le “Linee guida e indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività oleoturistica”. Un provvedimento che definisce l’ambito di applicazione per lo svolgimento delle attività previste dalla legge sull’oleoturismo promossa dal Senatore Dario Stefàno.

Una norma che risponde all’esigenza di tutelare, promuovere e valorizzare, nell’ambito di una offerta turistica di tipo integrato, le aree ad alta vocazione olivicola.

Un provvedimento che apre interessanti opportunità di valorizzazione territoriale grazie all’elevato potenziale delle sinergie tra il turismo nelle città d’arte e nei luoghi naturali e le visite in frantoio, passeggiate negli uliveti e degustazioni guidata.

Coinvolgere tutta la comunità

L'assessore Concetta Bucci
L'assessore Concetta Bucci

«Per le Città dell’Olio – spiega Michele Sonnessa, presidente di questa associazione, uno dei relatori del convegno del primo luglio – fare oleoturismo vuol dire fare “turismo di comunità”».

Un obiettivo condiviso anche dal Comune di Corato. «L’iniziativa del 1 luglio – spiega l’Avv. Concetta Bucci, assessore alle attività produttive del Comune di Corato – si svolge nella cornice del progetto di valorizzazione della cultivar Coratina, intrapreso dall’amministrazione comunale con le aziende del territorio (l’elenco è nel riquadro), attente al valore della biodiversità e della tipicità e che stanno condividendo le loro esperienze per aumentare le chance di abbinare produzione di qualità e offerta oleoturistica».

Iniziative che in questo territorio ruotano spesso attorno al ruolo imprescindibile della Coratina, un vero jolly di tipicità che fa da collante per tutte le aziende olivicole della zona, da giocare nelle attività di marketing territoriale che stanno intraprendendo.

Oleoturismo, la nuova stagione dell’olio. Il programma

Un’opportunità per la Puglia, un’opportunità per Corato

Introduzioni:

  • Corrado Nicola De Benedittis, sindaco di Corato
  • Dario Stefàno, promotore della legge sull’oleoturismo
  • Tommaso Loiodice, presidente Unapol

Gli interventi:

Le sfide e le opportunità della nuova normativa

Con il decreto attuativo sull’Oleoturismo in Italia, in vigore dal 15 febbraio, si aprono nuove opportunità. Le linee guida e i requisiti minimi per esercitare le attività

Antonio Greco PugliaOlive

La rete delle strade dell’olio e le 257 best practice nell’oleoturismo

Insieme si vince la sfida di tutelare e difendere il paesaggio olivicolo e di rilanciare il ruolo culturale, sostenibile e salutistico dell’olio di oliva extravergine

Michele Sonnessa, presidente dell’Associazione delle Città dell’Olio

Coratina, l’impronta territoriale di una cultivar leader

Il valore storico, culturale, salutistico e sostenibile di una varietà di olivo di forte personalità. Caratterizzata da un legame con il territorio di Corato da ribadire anche in chiave valorizzazione

Dora Desantis, Capo Panel esperta in analisi chimiche e produzione olearia

La definizione di corrette strategie di marketing territoriale dell’olio

Paolo Leoci, Accademia dei Tipici

Conclusioni:

  • Giuseppe Caldara, presidente Terra Maiorum Coop Lavorazione prodotti agricoli
  • Avv. Concetta Bucci, assessore alle attività produttive Comune di Corato

Modera Lorenzo Tosi – Giornalista Edagricole

La partecipazione è libera e gratuita.

sabato 25 Giugno 2022

(modifica il 26 Giugno 2022, 9:18)

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Francesco
Francesco
1 anno fa

“La cultivar più apprezzata del mondo” recita il titolo. Sempre a guardarsi l’ombelico e intanto le olive le danno a 50 euro al quintale quando va bene e se chiedi a un americano, giapponese o anche un italiano medio da dove viene l’olio migliore ti dicono Toscana Umbria e Liguria. Sono anni che si sente dire che bisogna valorizzare il prodotto e il territorio ma solo chiacchiere in 30 anni di nulla: i frantoi ognuno che non riesce a guardare al di là del profitto della sua azienda a scapito degli altri e i contadini che chinano il capo e accetta prezzi sui quali non ha nessun margine di trattativa. Ahivoglia a fare fiere e altre cavolate, ma se la struttura di potere resta questa le cose non cambieranno mai. (Ovviamente il discorso si può estendere con i distinguo a tutti gli altri prodotti agricoli)