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Senza strutture non c’è futuro per lo sport coratino: rischio migrazione altissimo

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
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Basket Corato
La domanda: siamo pronti al salto di qualità?
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Le immagini dell'esplosione di gioia al suono della sirena che sanciva ufficialmente la vittoria dell'Adriatica Industriale Basket Corato sul Molfetta e la conquista della serie B sono ancora scolpite nella memoria delle migliaia di persone che hanno seguito il match, dal vivo o attraverso la diretta social. È il segno di una mai sopita passione dei coratini verso uno sport che tanto dà e continua a dare in termini di emozioni. Emozioni che risaltano non soltanto quando si vince; ne è segno anche l'impegno delle altre squadre come la Nuova Matteotti Corato, quest'anno in C Gold come l'Adriatica Industriale, o delle altre società che partecipano a campionati di altri sport, come il calcio, la pallavolo, il Rugby, solo per citarne alcuni. 

La città di Corato crede nello sport; gli imprenditori e gli sponsor credono nello sport e non fanno mai mancare il proprio sostegno. Anche l'amministrazione comunale, accogliendo a Palazzo di Città i protagonisti della vittoria del campionato di C GOLD di Basket ha voluto rimarcare il grande valore dello sport e la propria vicinanza a squadre e società. Le foto che pubblichiamo lo testimoniano. Tuttavia la crescita di alcune squadre, la promozione ai campionati superiori, rischia di essere paradossalmente un "danno" per la città. Corato, nella migliore delle ipotesi, non ha strutture sportive adeguate ad ospitare squadre di livello medio alto che partecipino a campionati superiori; nella peggiore delle ipotesi non ha proprio le strutture per consentire lo svolgimento dei campionati. Il Corato Calcio ha dovuto disputare l'intero campionato sul campo di Ruvo di Puglia e – beffa delle beffe – la finale playoff è stata disputata addirittura fuori provincia, a Fasano, distante 110 chilometri da Corato poiché la struttura di Ruvo occorreva alla squadra locale. Stessa sorte per il Rugby Corato, ramingo e alla continua ricerca di un posto dove poter svolgere gli allenamenti e disputare le gare. Le squadre vanno via da Corato. 

IL BASKET

Col passaggio in B anche il Basket Corato potrebbe essere costretto ad approdare in altri palazzetti. Con sommo malgrado. La finale contro Molfetta è stata il metro col quale misurare l'adeguatezza del Palazzeto dello Sport in termini di accoglienza. Una prova miseramente fallita: il PalaLosito è troppo piccolo per uno sport dal grande seguito. Occorre trovare una soluzione, il prima possibile. Il rischio reale è che sia inevitabile dover ricorrere all'uso di strutture di altri comuni, primo fra tutti il Palazzetto dello Sport di Andria: una struttura che può ospitare circa 6 mila spettatori e che contribuirebbe ad accrescere l'interesse del pubblico. Il presidente Antonio Marulli non lo nasconde: «Ci stiamo facendo un pensierino», ha risposto ai nostri microfoni. Il nuovo campionato inizierà ad ottobre, tempi strettissimi anche solo per ipotizzare l'avvio di un iter per la costruzione di una nuova struttura. Ma bisogna partire e non c'è più tempo da perdere.

A tal proposito abbiamo raccolto le interviste al presidente dell'Adriatica Industriale Basket Corato Antonio Marulli e al vice sindaco e assessore allo sport del Comune di Corato Beniamino Marcone. 

venerdì 13 Maggio 2022

(modifica il 10 Agosto 2022, 18:05)

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miky87
miky87
1 anno fa

Credo che come sono stati fatti dei sacrifici da parte delle società sportive nel convivere con queste strutture lo continueranno ancora a fare però dico anche che il giusto compromesso debba essere che faccio i sacrifici ma al pari di concrete azioni da parte dell'amministrazione comunale. Bene che si faccia il censimento delle aree, bene ci si attivi e che is trovi la formula migliore, ma che lo si faccia concretamente considerato i tempi. É chiaro che anche se parta la macchina burocratica, comunque un palazzetto non ic sarà mai a settembre però c è bisogno che ci si attivi. Stesso discorso vale per lo stadio

Pier Luigi
Pier Luigi
1 anno fa

Brutto da dirlo, ma senza strutture sportive adeguate la città di Corato non merita società sportive meritevoli, come lo sono l'Usd Corato Calcio e il Basket Corato; dover giocare le partite in casa in altre città non ha dignità.

Mba Catal
Mba Catal
1 anno fa

I politici di Corato che si sono succeduti nel corso degli anni dovrebbero solo vergognarsi. Nessuno è stato in grado di dare allo sport il giusto valore però tutti hanno fatto grandi promesse per prendere voti. I paesi limitrofi anche più piccoli di Corato hanno uno stadio e un palazzetto e noi andiamo ad elemosinare l'uso delle strutture rendendoci ridicoli. Qualche piccolo segnale positivo lo sta dando questa amministrazione e la speranza è che si continui su questa strada anche se i tempi saranno lunghi. Nel frattempo magari possiamo consolarci immaginando che qualche altro paese venga a Corato a chiedere di utilizzare la nostra mega velostazione.

Aldo D Introno
Aldo D Introno
1 anno fa

Ruvo, Andria e Bisceglie hanno palazzetti dello sport realizzati grazie ai finanziamenti per i giochi del mediterraneo. Corato, come giustamente affermato dall'assessore Marcone, all'epoca perse un treno. Per non perdere altre occasioni è necessario procedere all'individuazione delle aree disponibili, il primo passo è quello di conoscere con esattezza tutte le aree disponibili di proprietà comunale ossia non solo i terreni agricoli ma anche le zone F cedute al Comune. Apprendiamo con piacere che l'assessore ha dichiarato che gli uffici già stanno procedendo nel censimento delle zone F, censimento che non è mai stato fatto.

Giovanni la quaglia
Giovanni la quaglia
1 anno fa

Qualcuno si è lamentato di Casillo e Granoro che hanno investito soldi nella sponsorizzazione del Bari calcio piuttosto che a Corato. Però bisogna capire che queste aziende hanno tanti interessi che non possono raggiungere in una città senza strutture sportive dove anche le società non hanno la possibilità di programmare il salto di categoria e di conseguenza non hanno modo di dare ampia visibilità agli sponsor. Sarebbe auspicabile che qualcuno agisse privatamente ad esempio costruendo un palazzetto che porterebbe il nome della propria azienda (tipo Palatrussardi) ma ci vorrebbe una forte collaborazione da parte dell'ammministrazione per snellire tutta la burocrazia. A volte è bello sognare…….

franco
franco
1 anno fa

adesso scopriamo l'acqua calda? mi deve credere il patron Marulli se non gli va più di spendere il suo tempo e-denaro- lo capirei e mi rammaricherei da solo non potendo prendermela con alcunchè dati gli scaricabarile sentiti nell'intervista.-