Quasi 3mila spettatori totali nei 13 spettacoli in cartellone. E, tra questi, una rappresentazione "coratina" ha attirato più pubblico della star Elio. Sono i numeri principali della stagione teatrale andata in scena al Comunale di Corato – organizzata dall'amministrazione con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese – da gennaio ad aprile. Dopo le restrizioni dettate dalla pandemia, il ritorno degli spettatori sulle poltroncine rosse è avvenuto con cinque spettacoli organizzati durante il periodo natalizio. Subito dopo è partita la stagione vera e propria, cui si sono aggiunti anche quattro esibizioni per ragazzi.
I numeri. Le cifre più nel dettaglio dicono che gli spettatori sono stati 2.923 con una media di 225 presenze (a fronte di una capienza massima del teatro di 490 persone) per ciascuno spettacolo. Rispetto alle quasi 3mila presenze complessive, secondo quanto riferito dal Comune, circa 150 sono relative a biglietti gratuiti. Gli abbonamenti sottoscritti sono stati 99. Il preludio "Natale a Corato" – cinque spettacoli per sei date – ha invece totalizzato 975 presenze, mentre le quattro rappresentazioni per i più giovani hanno richiamato 814 ragazzi.
"Corato" batte il "big". Con 432 spettatori, lo spettacolo dalla maggiore affluenza di pubblico è stato "Una famiglia" diretto da Claudia Lerro, uno dei tre appuntamenti "coratini" in cartellone insieme a quelli di Patrizia Labianca (Elettra La Madre Guerra) e Toni Marzolla (Cosmic). Solo secondo lo spettacolo fuori abbonamento "Ci vuole orecchio" con Elio che canta e recita Enzo Jannacci (378 spettatori).
Bilancio soddisfacente o deludente? «Oggi possiamo dire che, considerata la contingenza, abbiamo registrato numeri soddisfacenti, in una stagione caratterizzata dal ritorno a teatro dopo tanto tempo e dalla gestione della non facile situazione legata alla pandemia» spiega l'assessore alla cultura, Beniamino Marcone. «Se guardiamo anche a quello che è accaduto nei paesi limitrofi, ci rendiamo conto che il mondo del teatro ha vissuto e vive un momento molto particolare legato alla fiducia da riconquistare e alla necessità di rieducare il pubblico».
«Abbiamo vissuto una prima parte in cui l'obiettivo era vincere la paura» prosegue Marcone. «Il preludio organizzato a Natale ha sofferto di tutto questo e ci ha fatto chiaramente capire che stavamo andando incontro a una situazione difficile da gestire. Quando infatti è iniziata la stagione, i risultati degli abbonamenti non sono stati quelli attesi. Poi, però, aver puntato sulla sicurezza del luogo ha fatto sì che il pubblico col tempo iniziasse ad avere più fiducia. Siamo così passati dal primo spettacolo che in pratica aveva in sala solo gli abbonati (Un tram che si chiama desiderio, 96 presenze) a date con numeri più alti».
«Dal punto di vista artistico – continua l'assessore – credo che abbiamo offerto alla città un cartellone variegato che ha valorizzato anche le voci coratine dello spettacolo dal vivo. Su questo fronte ci abbiamo visto giusto: abbinare l'espressione locale a quella artistica di alto valore è la chiave vincente per un cartellone che emerge dopo due anni di pandemia. Ovviamente la voce locale ha un appeal maggiore perchè va a coinvolgere anche fasce di pubblico che probabilmente a teatro non verrebbero e ha quindi quel margine in più rispetto all'artista blasonato. Ma questo sta nella logica di creare un cartellone quanto più possibile trasversale».
I costi. Quest'anno per il teatro il Comune ha impegnato 140mila euro (iva compresa). «La somma copre sia le spese per la stagione (parte artistica-cartellone) sia le spese per i servizi complementari necessari all'apertura e al funzionamento del teatro, incluse anche quelle maggiori spese dovute alla riapertura dopo più di un anno di chiusura» precisa Palazzo di Città. «Non siamo invece ancora a conoscenza dell'ammontare degli incassi perché il dato sarà oggetto di rendicontazione successiva da parte del Tpp». «Considerati i numeri, forse ci si aspettava qualcosa di più – afferma l'assessore Marcone – ma di sicuro non spenderemo più dei 140mila euro già impegnati. So anzi che sono state registrate delle economie e quindi alla fine potremmo, di fatto, anche avere un'uscita finanziaria inferiore».
Il parere del dirigente. Sul fronte dirigenziale ad occuparsi, tra le altre cose, della stagione teatrale, è stato il coratino Pippo Sciscioli, dal scorso 27 novembre alla guida del settore quinto del Comune che comprende servizi sociali, cultura, biblioteca, sport, turismo, pubblica istruzione e politiche giovanili. Sciscioli proviene in mobilità dal Comune di Ercolano (Na) dove è stato dirigente per circa cinque anni; in passato è stato anche funzionario nel Comune di Corato, quale responsabile Suap e addetto stampa. «Appena insediato ho ricostruito il complesso procedimento amministrativo e contabile, con la collaborazione dell'ufficio, per consentire la riapertura del teatro e l'avvio della stagione entro Natale, tenendo conto del groviglio normativo e degli atti rinvenuti nonchè del poco tempo tempo a disposizione» afferma Sciscioli, che è anche vice segretario generale dell'Ente, e, ad interim, dirigente del settore affari generali e contratti. «I risultati credo siano stati soddisfacenti e ci stimolano a programmare con largo anticipo i prossimi appuntamenti, coniugando al tempo stesso la qualità degli spettacoli, la fruizione del teatro anche per attività laboratoriali per l'intero anno e la doverosa sana gestione amministrativa e finanziaria per l'Ente».
Il futuro. La gestione del Comune continuerà, così come la collaborazione con il Tpp. «Crediamo che il teatro debba essere espressione dell'indirizzo culturale che l'amministrazione vuole dare alla città» aggiunge Beniamino Marcone. «In questa fase, quindi, il Comune non può sottrarsi alla gestione del teatro. Devono però essere trovati i giusti equilibri. Stiamo valutando la possibilità di dare vita a una gestione diffusa, una sorta di cooperativa di comunità. Per arrivare a questo, ovviamente, occorre fare un percorso preciso nel quale il Tpp resta un elemento fondamentale. Il teatro riaprirà fisicamente le sue porte a settembre. Intanto però, nei prossimi mesi, l'idea di teatro resterà sempre viva e, come espressione artistica, verrà portata fuori dalle mura della struttura». Nei ringraziamenti finali, Marcone cita «il Tpp con cui si è instaurata una sinergia importante; le tre voci dello spettacolo dal vivo della nostra città, Claudia, Patrizia e Toni, per aver accettato la sfida: sono loro ad aver realizzato i laboratori che per la prima volta abbiamo offerto alla città e a cui hanno partecipato circa 40 persone. Grazie al servizio cultura, al dirigente Giuseppe Sciscioli e a Nicola Menduni, poi alle maschere, al servizio biglietteria, alla direzione tecnica di Vincenzo Mascoli, al servizio anticendio, a chi effettua le pulizie e le sanificazioni. Tutto questo – conclude l'assessore Marcone – si muove perchè c'è una volontà di offrire quanto più possibile valore e cultura alla città».
La tabella con le presenze di tutti gli spettacoli teatrali
NATALE A CORATO | |
NOVECENTO | 174 |
NOVECENTO | 194 |
SI RIDE, A CREPAFAVOLE | 399 |
CONCERTO DI CAPODANNO | 187 |
LUCCHETTINO | 78 |
STORIE DI JAZZ E DI INCONTRI | 117 |
Totale | 975 |
STAGIONE TEATRALE | |
UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO | 96 |
IL ROMPIBALLE | 120 |
A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI | 150 |
CI VUOLE ORECCHIO | 378 |
MOZARTANGOSUITE | 167 |
SERVO DI SCENA | 187 |
OVVI DESTINI | 260 |
UNA FAMIGLIA | 432 |
COSMIC | 176 |
UNO SPETTACOLO DIVERTENTISSIMO… | 277 |
ELETTRA | 237 |
IL BRUTO | 177 |
BLOCCATI DALLA NEVE | 266 |
Totale | 2923 |
RAGAZZI | |
VOGLIO LA LUNA | 240 |
GIOVANNIN SENZA PAROLE | 244 |
COSTELLAZIONI PRONTI PARTENZA | 265 |
ANASTASIA, L'ULTIMA FIGLIA DELLO ZAR | 65 |
Totale | 814 |