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Cuccioli di cinghiale investiti su via San Magno

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
I cuccioli di cinghiale investiti
Un lettore: «Sono arrivati molto vicino al centro abitato»
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Soltanto ieri sera, nei pressi di via San Magno a pochi metri dalla rotonda di via Castel del Monte, era stato avvistato un branco di cuccioli di cinghiale. Nella tarda mattinata di oggi, tre di quei cuccioli sono stati investiti, proprio lì dove erano stati avvistati, ed ora giacciono senza vita sul ciglio della strada. La segnalazione arriva da un nostro lettore che si è imbattuto nel desolante spettacolo: «Si tratta di animali che avrebbero destato tenerezza se fossero rimasti in vita. Piccoli esemplari di cinghiale che erano arrivati a ridosso del centro abitato, dove ci sono uffici e capannoni industriali ed artigianali, forse attratti dall'esigenza di nutrirsi o bere» spiega il nostro lettore. «I cinghiali sono arrivati praticamente in città e questo è un dato che deve farci riflettere. Ora è necessario che queste carcasse vengano rimosse, così da evitare che attraggano altri animali selvatici» riflette. 

Il proliferare dei cinghiali è un problema molto serio al quale, purtroppo, si fa ancora fatica a trovare una soluzione. Se nelle campagne non è difficile imbattersi in branchi, anche corposi, di cinghiali che possono mettere a rischio i raccolti ma anche la salute di chi attraversa le strade rurali, è più raro invece che ci si imbatta in essi a pochissima distanza dal centro abitato, come accaduto in questo caso. 

Una questione all'attenzione delle istituzioni da tempo e che si ripropone in maniera costante. Nei giorni scorsi l'associazione di categoria Coldiretti ha scritto all'assessore regionale all'agricoltura Donato Penassuglia chiedendo un intervento. «Siamo alla vigilia della semina dei legumi e di una campagna ceralicola che si presenta assolutamente incerta a causa della siccità e, soprattutto, dell'elevato costo dei carburanti e dei concimi. Per questo non possiamo permetterci di vanificare il lavoro degli imprenditori consentendo che i raccolti siano distrutti dai cinghiali o da altra fauna selvatica", scrive Coldiretti, sottolineando che i danni prodotti dagli animali nelle campagne ammontano ad almeno 15 milioni di euro ogni anno» si legge nella lettera dell'associazione presieduta da Savino Muraglia.

«Senza considerare gli altri rischi. I branchi di cinghiali – evidenziava l'associazione di categoria – si spingono sempre più vicini ai centri abitati, causando incidenti stradali e distruggendo arredi urbani. inoltre, razzolando tra i rifiuti, rischiano di diffondere malattie come la peste suina». L'unica soluzione, secondo Coldiretti, è quella di ridurre la presenza dei cinghiali sul territorio attraverso mirate attività venatorie.

lunedì 9 Maggio 2022

(modifica il 10 Agosto 2022, 18:10)

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Gigi Gusto
Gigi Gusto
1 anno fa

Prima li introducete, poi li volete fare ammazzare. E il problema sarebbero i cinghiali? Roba da matti…

Alessia
Alessia
1 anno fa

Che brutta situazione.Fate qualcosa!C’è gente che abita in campagna e si sposta molto .Soprattutto per i figli.

saponetta
saponetta
1 anno fa

ma io , guarda , lo vorrei proprio conoscere quel funzionario o quei funzionari che hanno deciso di introdurre una specie prolifica, opportunista, vorace, senza alcun tipo di competitore sul piano alimentare o di predatore, se non l'attività di caccia, comunque limitata nel tempo e nello spazio … ma chi è? ma chi lo mise lì a prendere delle decisioni? chi lo ha assunto? in base a quali conoscenze? a questo punto avrebbero potuto anche assumere giovanni laquaglia, chissà che non avrebbe agito più sensatamente …

Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
1 anno fa

Ringraziamo i cacciatori e coloro che hanno deciso di introdurre una specie alloctona per soddisfare questo discutibile hobby.