Politica

Il PD gioca da opposizione: nuovo scontro in consiglio comunale

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
I consiglieri Addario e D'Introno (Partito Democratico)
La maggioranza boccia l'emendamento al DUP proposto da D'Introno. Il gruppo DEM si astiene nel voto del documento
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È sempre più ampio lo strappo tra il Partito Democratico (ancora rappresentato in giunta) e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco De Benedittis. In un consiglio comunale in cui il centrodestra compatto ha marcato visita, benché tutti i consiglieri di Direzione Corato e l'ex FI Mastrodonato abbiano giustificato l'assenza, non sono mancati strali piccati di opposizione. Frecce partite direttamente dall'interno, con un fuoco amico, quello dei consiglieri del Partito Democratico, che si alimenta sempre di più. In realtà la parte della "cattiva" l'ha fatta la consigliera Nadia D'Introno, intervenendo anche a nome del suo collega Aldo Addario che, in questa seduta di consiglio comunale, non ha proferito parola. E le intenzioni non certamente pacifiche all'indirizzo dell'amministrazione comunale e nello specifico nei confronti della contestata assessore Concetta Bucci., si sono avvertite già nei preliminari di seduta. 

«Dal 13 al 15 maggio si terrà a Trieste la fiera Olio Capitale con uno stand istituzionale del Comune di Corato. I produttori hanno invitato il presidente nazionale Unapol, Tommaso Loiodice, a relazionare in un convegno. Con sconcerto abbiamo scoperto dai produttori che l'invito a Loiodice è stato revocato perché l'assessore Concetta Bucci ha detto che non era opportuno in quanto Loiodice è dirigente del PD. Ci venga chiarito quanto accaduto» ha riferito la capogruppo PD. E la risposta del sindaco e della stessa Bucci, tesa a spiegare che non vi fosse «alcun intento discriminatorio» nel preferire altri relatori al convegno, non ha assolutamente rasserenato gli animi. «Non c'è nessun intento discriminatorio nei confronti di Tommaso Loiodice: si era puntato a dare vita ad un convegno che avesse un taglio tecnico scientifico non di natura tecnica gestionale. Su quello faremo dei convegni e Tommaso Loiodice sarà certamente invitato. Volevamo invitare esperti del CNR, Valoritalia, Ministero per tessere relazioni. Se andiamo a politicizzare le cose questo non gioca a nostro favore. Avevo chiesto di evitare espressioni di partito ma di dare un taglio scientifico. Evitiamo le polemiche e facciamo squadra. Trieste sia il punto di rilancio della ricchezza della nostra città» ha risposto il sindaco. Immediata la replica della D'Introno: «Quanto accaduto è estremamente grave e quanto ci dite non corrisponde a quanto ci dicono i produttori. La ragione dell'esclusione non è stata tecnica ma legata al fatto che fosse esponente del Partito Democratico. Quanto oggi accaduto al PD potrebbe accadere a chiunque».

La voce del Partito Democratico ha raccolto il solo sostegno del consigliere Vito Bovino. L'intera maggioranza ha fatto quadrato attorno all'assessore Bucci di fatto isolando i due consiglieri DEM. Una posizione che si è ripetuta durante la discussione del documento unico di programmazione. 

L'approvazione del DUP, documento unico di programmazione, è preliminare all'approvazione del bilancio di previsione. Rappresenta lo strumento principale per la guida strategica e operativa dell'ente. «Un provvedimento in work in progress» ha spiegato l'assessore Muggeo. Gli obiettivi (tecnicamente "Missioni") sono elencati in un documento di 206 pagine, tuttavia soggetti agli eventi e alle situazioni legate alla stretta attualità.

LA DISCUSSIONE SUL DUP

È sull'unico punto all'ordine del giorno del consiglio comunale che si è combattuta la lotta intestina tra le forze di centrosinistra che ha allargato le divergenze tra amministrazione e PD, forse anche in maniera irrimediabile. Il Documento Unico di Programmazione 2022 -2024, approvato dall'intera giunta comunale e quindi anche dall'assessore di riferimento del Partito Democratico Felice Addario (unica eccezione dell'assessore al bilancio, Adriano Muggeo che insieme agli uffici aveva redatto il documento ma non aveva preso parte alla seduta di giunta per motivi di salute), è stato contestato dalla consigliera Anna Malcangi (Sud al Centro) che lo ha bollato come «un libro dei sogni», dal consigliere Vito Bovino, che ha riscontrato alcune incongruenze nel documento, ma soprattutto – ancora una volta – dalla capogruppo Dem Nadia D'Introno, protagonista di un acceso ma anche circostanziato e preciso botta e risposta con la dirigente Leone. Passaggi che non hanno risparmiato nemmeno il settore dei servizi sociali, per il quale il DUP prevede un minore impiego di risorse rispetto al documento precedente, e che ha costretto l'assessore DEM Felice Addario a spiegare ai suoi colleghi di partito le motivazioni di una posta inferiore nella voce di bilancio destinata al suo settore. 

L'EMENDAMENTO

La partita si è inasprita quando la consigliera D'Introno ha fatto notare la mancanza, all'interno del documento, di due punti ritenuti fondamentali dal suo gruppo, poiché già in fase di risoluzione: la ricognizione delle zone FI e sulla implementazione dell'impianto di affinamento delle acque reflue. Non prima però di aver sferrato l'ennesimo attacco: «Nel dup 2022 – 2024 non sono indicati in alcuna pagina gran parte degli obiettivi indicati nel programma elettorale. Non c'è traccia del completamento della ricognizione aree f cedute dai lottizzanti, non c'è traccia dell'acquisto della struttura Diamond, non c'è traccia dell'implementazione dell'impianto dell'affinamento delle acque reflue, e della destinazione del 7% alle politiche giovanili» ha detto la D'Introno proponendo di inserire almeno i due emendamenti nella delibera. Proposta tecnicamente irricevibile sul piano dell'inserimento nel DUP, ma possibile – come spiegato dalla segretaria generale Aloisio – nella proposta di delibera del consiglio comunale.

E proprio qui si è consumato l'atto di rottura. Il sindaco, con il conforto delle forze di maggioranza, ha preso l'impegno dinanzi al consiglio di occuparsi dei due punti ma ha ritenuto non necessario formalizzare l'emendamento. «Non c'è nulla da emendare. È una questione di fiducia: se lo dice il sindaco in una seduta ufficiale che si perseguiranno le azioni per raggiungere l'obiettivo, non sono parole al vento». Ma la D'Introno non ha mollato: «Se è nelle intenzioni, perché non formalizzare?». La proposta è andata ai voti: solo 5 favorevoli (D'Introno – Addario – Bovino V. – Bovino M. e Malcangi) e il resto dell'assemblea astenuta. L'emendamento non è stato ammesso anche se nelle ultime ore si è appreso di una richiesta scritta da parte della consigliera D'Introno alla presidente del Consiglio e alla Segretaria Generale sulla mancata ammissione dell'emendamento in ragione dell'astensione e non del voto contrario. 

LA VOTAZIONE

Il DUP, nella sua interezza, è stato approvato con solo 13 voti favorevoli, col voto contrario di Bovino Vito, Bovino Michele e Malcangi e con l'astensione dei due consiglieri PD e della consigliera UDC Valente. Il documento è stato licenziato dalla massima assise cittadina. Resta però il dato politico di una seduta che ha dato diversi spunti sui quali riflettere: i consiglieri di centrodestra, completamente defilati dal dibattito, hanno consentito di spostare il dibattito politico tutto all'interno del centrosinistra determinando un logoramento interno dei rapporti. Emerge, altresì, il ruolo determinante dei consiglieri comunali del gruppo misto che, con il loro voto favorevole, hanno consentito la tenuta della maggioranza seppur risicata (è però il caso di rilevare l'assenza giustificata del consigliere Eliseo Tambone). Appare inoltre evidente l'anomalia del Partito Democratico che – se da una parte partecipa attivamente alle attività amministrative attraverso la propria espressione in giunta – dall'altra contesta la medesima attività per voce dei propri rappresentanti in consiglio comunale. Un piede dentro e un piede fuori la maggioranza. Una posizione che, alla luce degli ultimi avvenimenti, necessita di una collocazione più definita.

giovedì 5 Maggio 2022

(modifica il 10 Agosto 2022, 18:20)

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MaComeStateMessi
MaComeStateMessi
1 anno fa

Ma il Pd che vuole??? Ma quanti voti effettivi prende a Corato??? Ma vedi un po' quante pretese…

Gino
Gino
1 anno fa

Poveri noi…

saponetta
saponetta
1 anno fa

certo che come si autosabota la sinistra in italia e a corato in particolare … se ci fosse un premio intenazionale “Tafazzi” … lo vincerebbero ogni anno …

Ctarricone
Ctarricone
1 anno fa

Sono 20 anni he il PD non vince una elezione ma regolamente riesce a governare! Che bellezz!

Gigi Gusto
Gigi Gusto
1 anno fa

Il Pd, che conta meno di niente, domani conterà ancora meno.

nerdrum
nerdrum
1 anno fa

attendere. attendere con sopportazione. nn passerà tempo ma accadrà. potremmo sperare nn mangino il panettone. se siamo fortunati, magari nn riescono neanche a mangiare gli “scupatizzi”. il pressappochismo nn dura.

Mba Catal
Mba Catal
1 anno fa

Maestra noi non veniamo perché abbiamo perso e ci siamo offesi…..Maestra noi ci opponiamo perché non abbiamo avuto la cioccolata……Maestra noi non partecipiamo perché vogliamo comandare……Ma vi rendete conto che rappresentate una città? Ma vi rendete conto che la gente vi ha votato e vuole i fatti e non le chiacchiere? Ma vi rendete conto che state al consiglio comunale e non all'asilo?

G. R.
G. R.
1 anno fa

Questa Amministrazione è un malato terminale al quale bisogna con urgenza applicare “ l’eutanasia politica”. La città di Beirut per assurdo, durante la non è mai stata messa male, rispetto alla città di Corato oggi. Sismo a quasi 2 anni di amministrazione e nulla del programma elettorale è stato attuato. Assessori che sono fantasmi, consiglieri che non conoscono nulla della città. DIMISSIONI SUBITO è l’unico atto di rispetto verso la città.

franco
franco
1 anno fa

è semplicemete una specie di diatriba surreale- PD or not PD' this is the question- chi non è d'accordo che si dimetta -da una poltrona all'altra!

C..,M.
C..,M.
1 anno fa

Secondo me dopo le vacanze andranno tutti a casa….