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Stadio, Scuole e Teatro: mancano le carte per partecipare ai bandi del PNRR

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Stadio Comunale
Lo ha spiegato il sindaco dinanzi al Consiglio Comunale
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Le attività di progettazione, per rispondere alla pioggia di bandi previsti dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza, è più che mai attiva. I Comuni, tra i quali anche quello di Corato, stanno tentando di rispondere con completezza alle chiamate del Piano. Una occasione irripetibile da cogliere al volo e per la quale occorre necessariamente farsi trovare preparati. Per questo, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, i consiglieri comunali di Direzione Corato, avevano sottoposto all'attenzione dell'amministrazione comunale una interrogazione per conoscere le attività dell'amministrazione in tale direzione, chiedendo lumi su presunte o eventuali mancate partecipazioni ai bandi. Neanche troppo tra le righe, però, si biasimava il mancato coinvolgimento delle opposizioni anche nella fase di progettazione.

Un cordiale scambio di battute, quello tra gli interroganti (nello specifico i consiglieri comunali Ignazio Salerno e Nando Bucci) e il primo cittadino nel corso del quale è stato possibile anche apprendere le evoluzioni degli interventi dell'amministrazione comunale in direzione bandi e le motivazioni per le quali non sarà possibile, in alcuni casi, partecipare ai bandi e quindi ottenere finanziamenti. Come nel caso del Teatro Comunale e dello Stadio Comunale che, per motivazioni differenti, non hanno i requisiti per poter accedere al bando. 

«Abbiamo partecipato a tutti i bandi del PNRR per cui ricorrevano le condizioni per partecipare. Per alcuni limitati bandi non è stato possibile partecipare perché non ne ricorrevano le condizioni, nello specifico mancavano alcune certificazioni» ha detto in esordio di intervento il sindaco De Benedittis. 

Il teatroLa prima interrogazione ha riguardato il bando sulla promozione della ecoefficienza e della riduzione dei consumei energenti nelle sale teatrali, al quale il Comune di Corato non ha partecipato. «Manca il certificato di diagnosi energetica» ha spiegato il sindaco. Un certificato indispensabile per la partecipazione al bando per il cui ottenimento però occorrono tempi superiori alla durata stessa del bando. Impossibile dunque parteciparvi. 

Nuovi asili nido

Sempre rispondendo all'interrogazione del consigliere Salerno, il Sindaco ha riferito che il Comune di Corato ha partecipato al bando, candidando il progetto per la realizzazione di un nuovo asilo nido, da collocarsi in via Della Macina, con ulteriori 80 posti da assegnare in aggiunta a quelli presenti già nel territorio cittadino.

Scuole e mense scolastiche

Tra i bandi pubblicati vi è quello relativo al "piano di estensione del tempo pieno e delle mense". Anche in questo caso, in risposta a Salerno, il sindaco ha specificato che non è stato possibile parteciparvi per mancanza di documentazioni: «manca il certificato di vulnerabilità sismica»

Lo Stadio Comunale

Un ragionamento a parte merita la questione relativa allo stadio comunale, in merito al quale si è espresso con interrogazione il consigliere Nando Bucci. Il relazione al bando dello scorso 23 marzo, finalizzato alla realizzazione o rigenerazione di impianti sportivi su cui sussista particolare interesse sportivo o agonistico di almeno una Federazione Sportiva, il Comune di Corato ha candidato un progetto da 4 milioni e mezzo di euro. Un progetto che, però, non ha i requisiti previsti dal bando. 

«Questo bando a cui abbiamo partecipato e che scadeva il 22 aprile presentava una criticità inversa: il progetto c'è ma esiste anche un importante problema a livello nazionale perché il bando prevede che ciascuna federazione sportiva possa manifestare interesse per una sola struttura sportiva. Ciascuna federazione su scala nazionale può esprimere interesse per un solo impianto sportivo: cosa che può accadere solo per una decina di impianti in Italia. ’è stata infatti una lettera del presidente ANCI alla sottosegretaria Vezzali nella quale si manifestava il disappunto dei sindaci. Ma al momento le cose stanno così» ha spiegato il sindaco. «Potrebbe esserci una sorta di riapertura dei termini attingendo al fondo sport e periferie il cui bando verrà pubblicato prossimamente. Pur non avendo manifestazione di interesse da parte di alcuna federazione abbiamo comunque partecipato: non si sa mai. Quando arriverà il bando sport e inclusione lo presenteremo» ha garantito.

In tale circostanza si è però appreso di una serie di problemi che riguardano la facciata storica dello Stadio, il muro di cinta e la bretella adiacente. «Il campo alternativo che presentava criticità progettuali serie tra cui la mancanza dell’illuminazione, il tronco dell'acqua pluviale…» ha riferito il primo cittadino all'assemblea. 

Quanto alla bretella: «Il suo rifacimento non prevedeva il raccoglimento delle acque pluviali» ha spiegato il cittadino. Il deflusso delle acque sarebbe avvenuto secondo inclinazione della strada, quindi o verso il campo sportivo o verso la residenza socio sanitaria di via Prenestina. 

Complessa anche la situazione del muro perimetrale per il quale il progetto «non indica nessuna modalità e soprattutto la procedura non era stata depositata al genio civile nonostante sia stata appaltata». In merito alla palazzina servizi della nuova area mercatale, essa « prevedeva la demolizione della facciata storica del campo sportivo che, invece, va salvaguardata. Abbiamo salvato la facciata monumentale e spostato la palazzina, abbiamo fatto inserire il tronco fognario dell’acqua pluviale e abbiamo depositato al genio civile la questione del muro perimetrale a rifarsi».

Per il rifacimento delle opere di stadio e bretella vi è già un finanziamento da 900mila euro. Una cifra molto bassa rispetto a quanto occorrerebbe per terminare i lavori. Il sindaco, tuttavia, ha auspicato il reperimento dei fondi necessari al completamento delle infrastrutture. Mercoledi, in sede di consiglio comunale, si discuterà del documento di programmazione, atto propedeutico al bilancio di previsione. Un bilancio dal quale potrebbero emergere importanti novità in vista della sistemazione di alcuni cantieri che da tempo attendono di essere attivati. 

sabato 30 Aprile 2022

(modifica il 10 Agosto 2022, 18:35)

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Francesco Labietola
Francesco Labietola
1 anno fa

E…a chi dovremmo ringraziare per per questa deficienza o mancanza di certificazioni?

Mario Mazzilli
Mario Mazzilli
1 anno fa

Solo ora, dopo 18 mesi, si è scoperto che mancavano le carte per partecipare ai bandi ? Perchè non si è provveduto in tempo ? E' troppo facile fare lo scaricabarile !!!!!!!!!!!

franco
franco
1 anno fa

al sottoscritto quando la PA dice e scrive che …mancano i documenti o le carte..beh mi viene il sangue alla testa…

MaComeStateMessi
MaComeStateMessi
1 anno fa

Basti vedere in che condizioni è stata abbandonata a se stessa Piazza Vittorio Emanuele…meglio che non mettiate più mani a nulla…si sta meglio nel peggio…anche perché ne siamo abituati.

Fr.lb
Fr.lb
1 anno fa

Sarà come altre opere da ristrutturare vengono iniziate è mai finite questa è l'Italia che ridere

Nero Verde
Nero Verde
1 anno fa

” facciata storica”…..ma mi dite cos'ha di storico e architettonico quella facciata? Due semplici pilastri con la scritta CONI FIGC. Ma vedete di spicciarvi e alla svelta che se qualcuno ancora non lo sa domani il Corato deve fare 120 km per giocare in casa!!! Troppe volte soldi destinati allo stadio e impiegati in altre cose e adesso mancano i certificati per accedere ai fondi…Ehi ma sono del mestiere questi?

Pier Luigi
Pier Luigi
1 anno fa

Cioè, ci si fa problemi per l'abbattimento una cosiddetta facciata “storica” o “monumentale”? Parliamone, dato che da fuori il campo sportivo rende più l'idea di un penitenziaro che di un carcere; all'estero si buttano giù senza problemi veri e proprio stadi monumentali, come il Vicente Calderon di Madrid.