Le foto dei confratelli e dei sacerdoti che indossano la mascherina protettiva mentre accompagnano i simulacri del Santi Misteri sono destinate a rimanere nella storia. Sono foto che raccontano i nostri tempi, che rivelano un senso mai tramontato di attaccamento a dei riti, quelli della Settimana Santa, che non sono soltanto devozione e preghiera, ma che riescono a superare la dimensione spirituale facendo sentire comunità chiunque ve ne prenda parte. Non c'è persona che non si fermi, in devoto silenzio, dinanzi al passaggio delle statue; non c'è uomo o donna, anziano o bambino, che non si emozioni nell'osservare e riflettere sulla solennità del momento. La processione dei Santi Misteri, da sempre, è parte del nostro essere comunità e riviverla, dopo 2 anni di stop forzato, ha suscitato commozione, empatia, riflessione. Abbiamo provato a raccontare, attraverso alcune fotografie scattate da noi giornalisti, da Giuseppe Ferrara ma anche da comuni fedeli, questo importante pezzo di vita cittadina, consapevoli che le immagini sappiano descrivere più di ogni parola questo particolare momento di intima riflessione e spiritualità.
Sono solo manifestazioni fatte dall'uomo, mai richieste da DIO. Leggete la BIBBIA, che dice queste testuali parole: Non adorerai né scultura e immagine alcuna ecc, ecc. Perché DIO è SPIRITO, È VA ADORATO IN SPIRITO E VERITÀ.
Questo dimostra quanto i fedeli siano affezionati alle processioni della settimana Santa nonostante il tentativo di trasformare la Quaresima e la Pasqua solo in manifestazioni per la pace.