In un momento in cui il mercato del lavoro sembra finalmente andare incontro a una ripresa progressiva, imprese e lavoratori – con il supporto di recruiter specializzati – si trovano a dover interpretare un cambiamento che può portare a nuove e interessanti opportunità di impiego
È ben noto che la pandemia abbia avuto effetti negativi sul mercato occupazionale. Lockdown, misure di distanziamento e chiusure forzate hanno messo in crisi quasi tutti i settori produttivi e i fornitori di servizi, costringendo le imprese a ridimensionare i propri business e i propri organici.
Le cose, tuttavia, stanno ora lentamente cambiando. In alcuni casi, si osserva persino un graduale ritorno allo status quo del periodo pre-pandemia, sia in termini di giro d’affari sia in termini di occupazione. Alcune indagini condotte dall’Istat dimostrano che, con il nuovo anno, il mercato del lavoro ha iniziato a mostrare alcuni lenti ma incoraggianti segnali di ripresa.
Le opportunità di lavoro, dunque, non mancano. Specialmente, se si considerano le evoluzioni apportate dall'avanzamento della tecnologia e del digitale. Avanzamento che influisce in maniera positiva e significativa anche sui processi per la ricerca di personale qualificato. Non è un caso che proprio nei primi mesi della pandemia si sia affacciata sul mercato una realtà come Jobtech, la prima agenzia italiana di recruiting a trazione 100% digitale.
L’applicazione di software e tool tecnologici di ultima generazione alle attività di reclutamento e selezione delle risorse umane consente di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, riducendo drasticamente le spese e i tempi necessari per l’identificazione dei profili in target con le esigenze delle imprese e del mercato. Le agenzie fungono quindi da intermediario tra i candidati e le aziende, svolgendo un ruolo importante nella ripresa dell’occupazione.
L’obiettivo primario è quello di fornire personale qualificato, ma anche di formare professionisti in possesso di competenze realmente spendibili nello scenario attuale. Per effetto della pandemia, l’industria e i servizi stanno conoscendo una notevole trasformazione, e ricercano sempre di più figure che siano in grado di interpretare e far fruttare il processo di digitalizzazione dal quale, è ormai sicuro, non è più possibile tornare indietro.
In quest’ottica, contrastare la disoccupazione e l’inattività significa sfruttare il cambiamento a proprio favore sviluppando le necessarie competenze tecniche e comunicative, investendo nella formazione e ricercando il supporto di specialisti in grado di consigliare il percorso più adatto per intraprendere o espandere una carriera di successo.