Cronaca

Nel Parco dell’Alta Murgia si testa la prima app italiana che monitora gli insetti impollinatori

La Redazione
Collaudo dell'app durante la due giorni di “Gli impollinatori contano
Si chiama AppBio-PoMS-ITALIA 1.0, integra i dati provenienti dai vari parchi e li mette a sistema in un unico database, ottenendo informazioni omogenee e confrontabili sulla distribuzione di api e farfalle nei diversi territori
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È in corso in queste ore nel Parco dell’Alta Murgia “Gli impollinatori contano, contiamoli”, una speciale due giorni con la partecipazione dei 24 parchi nazionali italiani, Ministero della Transizione Ecologica e Ispra per testare in via ufficiale la prima app realizzata in Italia che monitora gli insetti impollinatori. L’evento è ospitato dall’Agriturismo Murà (Cassano delle Murge) e si inserisce nel progetto “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle”, avviato dall’ente per una migliore tutela e conoscenza degli impollinatori selvatici, in linea con le indicazioni di Ispra e Università di Torino inquadrate nelle Direttive ministeriali 2019, 2020 e 2021.

Con il collaudo dell’app si concretizza uno dei principali obiettivi di progetto: la messa a punto di un sistema innovativo per la raccolta dati e unico per tutte le aree protette nazionali e regionali. AppBio-PoMS-ITALIA 1.0 è la prima applicazione sviluppata in Italia per integrare i dati provenienti dai vari parchi e metterli a sistema in un unico database, ottenendo informazioni omogenee e confrontabili sulla distribuzione di api e farfalle nei diversi territori, per valutarne lo stato di conservazione e adottare buone pratiche nell’ambito dei programmi di monitoraggio. Il sistema ha il compito di acquisire, tracciare ed elaborare i dati raccolti in campo secondo i protocolli Ispra, creare archivi fotografici delle specie rilevate, mettere a sistema i dati geografici con quelli alfanumerici, evitare possibili errori di trascrizione dei dati raccolti, infine, realizzare una banca dati comune per tutti i parchi d’Italia mirata alla tutela degli insetti impollinatori. L’obiettivo è l’analisi statistica dei dati attraverso indicatori per consentire elaborazioni su scala nazionale.

«È un contributo concreto e innovativo che migliora la tutela degli impollinatori – dichiara Francesco Tarantini, Pnam -. Un'app mai realizzata in Italia farà da collante tra tutti i parchi nazionali e regionali, permettendo ai ricercatori di costruire una mappatura costantemente aggiornata delle specie presenti nei territori, in modo più agevole rispetto al passato. È un risultato che inorgoglisce il Parco dell’Alta Murgia, promotore e coordinatore del progetto». Lo sviluppo dell’applicazione è stato coordinato dal Parco dell’Alta Murgia con il supporto di Ispra, nell’ambito di un progetto pilota che coinvolge l’area Tirrenico-Adriatica con i parchi dell’Appennino Lucano, Aspromonte, Gargano, Pollino, Sila e Vesuvio. È il risultato di un intenso lavoro di scambio tra i software developer e i ricercatori del progetto, che hanno fornito indicazioni e suggerimenti per la creazione dei contenuti e svolto diversi test in campo. La fase di testing si svolge nella Foresta Mercadante con la realizzazione di transetti in linea con lo schema di monitoraggio europeo (Pollinator Monitoring Scheme). I dati raccolti in campo verranno sincronizzati, validati e condivisi nel Network Nazionale della Biodiversità.

Nel frattempo il Parco dell’Alta Murgia è stato convocato in audizione in Commissione Ambiente e Agricoltura del Senato per esprimere un suo parere sul disegno di legge n. 1254 in materia di protezione degli insetti a livello nazionale. Un’ulteriore gratifica per il lavoro svolto in questi anni a tutela degli impollinatori, che si affianca al recente riconoscimento come Parco virtuoso giunto dal Ministero della Transizione Ecologica.

giovedì 7 Aprile 2022

(modifica il 10 Agosto 2022, 20:15)

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