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Piazza Vittorio Emanuele, lavori fermi. Slitta la consegna delle opere

Giuseppe Cantatore
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Nuove geometrie
Da un paio di settimane il cantiere che dall'ottobre scorso taglia in due il corso, è fermo. Ed è ormai certo che slitterà anche la consegna delle opere, inizialmente prevista per il prossimo 30 aprile
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Brusca interruzione per i lavori di riqualificazione in piazza Vittorio Emanuele. Da un paio di settimane il cantiere che dall'ottobre scorso taglia in due il corso, è fermo. Ed è ormai certo che slitterà anche la consegna delle opere, inizialmente prevista per il prossimo 30 aprile.

«In corso d'opera sono state rilevate alcune interferenze» chiariscono dal Comune per spiegare il temporaneo stop. Due i problemi principali. Il primo è «il rinvenimento di camere Telecom il cui adeguamento alla quota stradale necessita di un intervento effettuato da impresa autorizzata dalla stessa Telecom». Il secondo ostacolo – che appare più complicato da superare – riguarda «la quota del solaio dei bagni pubblici che non permette la posa in opera della pavimentazione prevista dal progetto, per cui la direzione dei lavori sta redigendo una perizia di variante». Sullo sfondo, aggiungono dal Comune, ci sono anche altre questioni: «per dinamiche a tutti note, dovute al caro carburante e al blocco dei trasporti, i materiali sono difficilmente reperibili e i prezzi sono inevitabilmente variati».

Stando così le cose, la conseguenza diretta di queste problematiche è l'inevitabile slittamento della fine dei lavori. «Sicuramente i tempi di consegna del cantiere, previsti per il 30 aprile, subiranno uno slittamento dovuto a forze di cause maggiore che gli uffici stanno affrontando e risolvendo» concludono dal Palazzo di città, senza però fare una stima di quella che potrebbere essere la nuova ipotetica data di completamento delle opere.

Ad oggi, a parte il marciapiede realizzato lungo la parte della piazza più vicina al centro storico per consentire il passaggio dei pedoni, il resto della piazza è ancora senza pavimentazione, con tubazioni e macerie che spuntano in più punti. «Ormai è iniziata la terza settimana con i lavori fermi, un fatto che genera grande amarezza» affermano alcuni esercenti della zona. «Il problema è che la presenza del cantiere scoraggia di fatto il passeggio delle persone e senza passeggio non c'è utenza per gli esercizi commerciali. Eravamo abbastanza sicuri che le opere non si sarebbero concluse entro il 30 aprile, ma speravamo che per il mese di maggio sarebbe stato tutto pronto. Ora, alla luce delle problematiche emerse e dello slittamento della consegna del cantiere, auspichiamo che il ritardo non sia eccessivo. Certo, vedere che gli operai non hanno ancora ripreso a lavorare non ci fa ben sperare».

I lavori, iniziati il 18 ottobre 2021, fanno parte di un progetto nato con il sindaco Massimo Mazzilli, concretizzato dal commissario prefettizio Schettini e avviato dall'amministrazione De Benedittis, oggetto di finanziamento regionale – dell'ammontare di 946mila euro – grazie al bando pubblico per la selezione delle aree urbane e per l’individuazione delle autorità urbane, in attuazione dell’asse prioritario XII “Sviluppo urbano sostenibile – SUS” del P.O. Fesr- Fse 2014-2020.

Come sarà la nuova piazza. «Oltre ad un intervento di riqualificazione – spiegò nell'ottobre scorso l'architetto progettista Domenico Chiummento che ha lavorato al progetto insieme al collega Michelangelo Olivieri – abbiamo scelto di trasformare piazza Vittorio Emanuele in una cerniera urbana ridisegnando i viali per compenetrare meglio le strutture attorno e valorizzare i perni centrali: la Montagnola e il monumento ai Caduti». I progettisti hanno studiato una piazza con meno barriere possibili grazie all'abbassamento di parte dei cordoli. Saranno presenti un parco giochi e un'area di sgambamento per animali. Le panchine, definite inclusive, prevederanno una rastrelliera per biciclette e lo spazio per ospitare disabili.

Verranno ridisegnate anche le luci. Ce ne saranno alcune radenti nei viali e colonnine alternate a lampioni più alti. Alcuni dei vecchi lampioni saranno restaurati, altri smantellati. Solo pochissimi alberi, quelli più problematici, saranno eliminati. Il resto del verde sarà salvaguardato con la piantumazione aggiuntiva di essenze e arbusti. Il cantiere esclude il chiosco in cemento, oggetto di un approfondimento giuridico, e i bagni pubblici che verranno comunque ristrutturati grazie ad un'accordo con l'azienda costruttrice. Cambierà soprattutto la bretella in prossimità del centro storico, quella alle spalle della fontana. Sarà ristretta la carreggiata e ampliato il marciapiede, con otto stalli per il parcheggio. «Si è pensato di trasformare quella strada in area pedonale – precisò il sindaco De Benedittis – ma abbiamo scelto di lasciarla aperta per il passaggio di ambulanze e mezzi d'emergenza. La viabilità di piazza Vittorio Emanuele sarà definita quando ripenseremo il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile)».

mercoledì 30 Marzo 2022

(modifica il 10 Agosto 2022, 20:50)

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Aldo
Aldo
2 anni fa

Io la lascerei così… Tanto in Italia siamo abituati ai cantieri che cominciano e poi vengono bloccati… Giusto per solidarietà anche alle popolazioni dei terremotati, a cui abbiamo promesso una ricostruzione rapida e il ritorno alle abitazioni in tempi strettissimi e tutti sanno cosa succede da quelle zone… L'importante è che le accise si continuano a pagare, che i miliardi pubblici si sperperano in banchi a rotelle e appalti per importazioni e produzione di presunte mascherine anti covid e che i nostri politici girano l'Italia dicendo “occorre, si deve, bisogna, il Governo deve, Vi siamo vicini, il Governo ha l'obbligo, il Presidente della Repubblica è vicino, etc etc”… Ho già detto “occorre, bisogna, si deve”?

MaComeStateMessi
MaComeStateMessi
2 anni fa

Macerie…macerie ovunque. A sto punto era meglio com'era. Che delusione…poveri commercianti e abitanti.

Antonio Caputo
Antonio Caputo
2 anni fa

quanto e' brutta, mamma mia!!!

C..,M.
C..,M.
2 anni fa

Speriamo che i bagni pubblici li rifacciano in superficie altrimenti e che ci sia un parco giochi per i bambini…e non come piazza di Vagno lugubre senza verde e parco giochi.

Nicolas
Nicolas
2 anni fa

Ma invece di fare questa piazza non potevate rifare le strade i marciapiedi e la potatura degli alberi

Antonio Caputo
Antonio Caputo
2 anni fa

Devono ripensare il PUMS , ecco perche'!! poi c'e ' il pnrr, poi i suv, per passare dal cmd e infine la commissione PPLL con supervisione della delegazione DCGG. prima di lamentarci …..informiamoci sulle procedure ahahahahahah

Angelo R.
Angelo R.
2 anni fa

Che tristezza, che delusione, che rabbia…… Corato è ferma a 20 anni fa, non c'è nulla di buono mentre i paesi limitrofi e non, in questi anni si sono evoluti, hanno migliorato. Dopo anni di abbandono una cosa stavano facendo per la città ed ecco spuntare il problema, uno sfacelo totale. Se avessi qualche anno in meno scapperei via veloceeee

franco
franco
2 anni fa

aggiungo anch'io che se avessero pensato alle strade . alcune almeno- sarebbe stato più gratificante per la ccittà e per la giunta attuale…ma tant'è

giggino
giggino
2 anni fa

non ci ho mai creduto alle favole, credo che i soldi finanziati per tali opere sono finiti. ora lo dico in dialetto: ASPIET, CIUC, MI QUAN, ARRIV, LA PAGGHIE NOV !!

G. R.
G. R.
2 anni fa

Ma quei bagni a cosa servono non ci entra pressoché nessuno, abbattiamoli che è meglio e farne di moderni in superficie, magari verso il mini bar zona più “appartata” della piazza.

saponetta
saponetta
2 anni fa

ah, cavolo … questa rischia di rimanere una brutta cicatrice nella piazza più nota di corato. un intervento forse troppo grande e troppo esteso, troppo ardito e radicale … interventi più piccoli , magari susseguentisi nel tempo avrebbero causato impatti e problematiche minori … mi auguro che l'amministrazione ponga l'adeguata attenzione a questo problema, cercando di risolverlo al più presto. costituirsi in mora con le aziende appaltatrici potrebbe essere una soluzione. una eventuale impennata dei prezzi dei materiali deve essere tenuta in conto quando si gareggia … cavoli loro …

Corvo rosso
Corvo rosso
2 anni fa

I. Variante in via di elaborazione potrebbe riconsiderare alcuni aspetti dell' intervento che ritengo incongrui e inadeguati. Innanzitutto la percorribilita' automobilistica del tratto di Corso che attualmente separa l' area del monumento ai Caduti da quella della Mpntagnola : potrebbe utilmente essere utilizzata la attuale deviazione per consentire definitivamente il percorso veicolare lasciando alla destinazione pedonale entrambe le aree alberate che così risulterebbero unificate . Sarebbero sufficienti piccoli ritocchi e ampliamenti della strada perimetrale per rendere fluido il percorso ai veicoli. Poi sarebbe opportuno migliorare la geometria dei percorsi pedonali intorno al Monumento : questi nel progetto non tengono in alcun modo presente la disposizione del Monumento .

Corvo rosso
Corvo rosso
2 anni fa

II. In questo modo tutto l' insieme appare casuale non essendoci una intelaiatura geometrica che giustifichi la coerenza della dispsizione degli elementi dell' insieme (Monumento, albetature, siepi, vialetti, lampioni). Infine alcuni elementi dell' arredo urbano dovrebbero essere ripensati sia per posizione che per forma: le sedute appaiono troppo rustiche e prive di relazioni con le preesistenti realizzazioni compromettendo la così la coerenza dell' insieme. È necessario considerare che questo intervento in corso si candida per una lunga vita (un secolo e anche più ?) e per un ruolo primario nel disegno dell' intero Centro Storico pertanto ritengo che non debba preocupare un ritardo di qualche mese nella ultimazione dei lavori quanto invece la inadeguatezza e l' incongruenza.