«Una giornata all’insegna della preghiera, dell’ascolto della Parola, della riflessione e del digiuno, invocando dal Signore il dono della pace, consapevoli che la guerra non risolve i problemi». È quanto ha pensato il vescovo Leonardo D'Ascenzo per la Chiesa della nostra diocesi, nella giornata del 2 marzo, mercoledì delle ceneri.
«Carissimi – scrive Mons. D'Ascenzo – desidero unire la mia voce, anche a nome della comunità ecclesiale diocesana, a quelle, vicine e lontane, che si stanno rincorrendo per la situazione drammatica in Ucraina. Facciamo nostro l’appello di preoccupazione, dolore e vicinanza alle comunità cristiane di quel Paese condiviso dai Vescovi del Mediterraneo, riuniti a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiere di pace”. Essi accolgono l’invito di Papa Francesco a vivere il 2 marzo una Giornata di digiuno e preghiera per la pace e fanno “appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi”.
Pertanto anche la nostra Chiesa particolare il 2 marzo, mercoledì della Ceneri, vivrà una giornata all’insegna della preghiera, dell’ascolto della Parola, della riflessione e del digiuno, invocando dal Signore il dono della pace, consapevoli che la guerra non risolve i problemi, anzi li amplifica provocando nel contempo tanta sofferenza alle popolazioni coinvolte. Al contrario, il dialogo, l’ascolto e l’accoglienza reciproci rappresentano la via maestra per la soluzione del conflitto. Maria, Regina della pace, aiuti tutti noi in questo difficile momento!»
I Vescovi pugliesi devono ancora spiegarci perché non si possono fare le processioni (all'aperto) mentre si può, anzi si deve, partecipare alle marce della pace.
Una volta si diceva “non c'è pace senza giustizia” e significava che bisognava ragionare sulle cause delle guerre e si le giustizie che avevano condotto le stesse. Ora siamo tornati al pacifismo anni '70.