Non si ferma l’agitazione degli autotrasportatori che protestano contro l'aumento del carburante e vari i rincari che stanno mettendo in difficoltà il settore. Dalle 10 di questa mattina numerosi autotrasportatori si sono riuniti nell’area di servizio Zio Cataldo, nel tratto coratino della provinciale 231, e hanno invitato tutti i mezzi pesanti in transito a fermarsi per condividere i motivi della protesta. Quasi tutti gli autisti hanno scelto di fermarsi, tranne qualcuno che ha tirato dritto. Il presidio pacifico, ma che si svolge sotto gli occhi della Polizia, proseguirà almeno fino al pomeriggio di oggi.
«Protestiamo affinchè aziende, imprenditori e committenze trovino un'intesa per metterci nelle condizioni di lavorare e portare a casa uno stipendio» spiega nella video intervista Aldo Malcangi, titolare di una azienda di autotrasporti coratina. «Siamo qui per manifestare il nostro disagio e vogliamo portare queste nostre richieste al ministero dei trasporti. La nostra protesta, che a Corato vede partecipare circa l'80% degli autotrasportatori, resterà sempre pacifica, non vogliamo creare disagi a nessuno» conclude.
Il modo migliore per farsi ascoltare e’rimanere fermi.Senza consumare gasolio e intralciando il traffici un.
Dovete bloccare l'Italia. Solo cosi otterremo qualcosa.
Certo che Lo abbiamo compreso.!!!Ma cosa pensano di risolvere.Con una guerra in atto.E non cominciamo a prendere d’asfalto i benzinai e supermercati!Siate civili.
E poi caro Aldo oggi sulla tangenziale,un camionista ha quasi subito un linciaggio da parte di altri trasportatori,per non essersi fermato per la protesta!Quindi cosa vogliamo fare!?Co scappa pure il morto!!!!Statevi a casa!