Un'ondata di contagi ha travolto le festività natalizie. Lo dicono i numeri: in attesa di avere gli ultimi dati da Asl e Comune, i nuovi positivi hanno già superato di gran lunga il numero registrato nella terza ondata, sia a livello nazionale che regionale. Di pari passo sono aumentati anche i tamponi, tanto molecolari quanto antigenici, con un picco iniziato il 24 dicembre, divenuto più intenso tra il 27 e il 31 e solo da ieri un po' più lieve. Se fino a Natale le persone si sottoponevano al tampone per poter viaggiare o trascorrere le feste con i propri cari senza patemi, magari in presenza di soggetti fragili, dal 27 in poi la paura di aver contratto il Covid da un parente o un amico presente ai cenoni è diventato il motivo principale per ricorrere al test. Le code viste talvolta al di fuori di centri analisi e farmacie sono la diretta conseguenza della corsa al tampone di queste ultime due settimane.
nn
«Un inferno» commenta la dottoressa Campagna della farmacia Friuli. «Le richieste sono triplicate da parte di gente di tutte le età. Solo il 31 dicembre abbiamo effettuato oltre 170 tamponi antigienici più quelli autodiagnostici da utilizzare a casa». «Il 24 eravamo di turno ed è stata una giornata intensa con oltre 100 tamponi effettuati» dicono dalla farmacia Samarelli. «Abbiamo terminato alle 10 di sera. Incrementi simili li abbiamo riscontrati solo con i matrimoni estivi e a San Cataldo». Una situazione comune alle tante farmacie della città in grado di fornire questo servizio che, ricordiamo, è facoltativo.
nn
Sono pochi, invece, i centri analisi che effettuano tamponi molecolari. Quattro in tutta la provincia di Bari, due nella Bat. Uno di questi è PiVeLab di Corato. «Rispetto a novembre, la domanda è salita soprattutto dal 27 al 30 dicembre, giorno in cui abbiamo riscontrato il picco più alto». Il centro coratino ha accolto anche persone di altre città, in alcuni casi addirittura di altre province, a causa della scarsa reperibilità di tamponi. «Fortunatamente non abbiamo mai avuto problemi di approvigionamento. L'esperienza di chi conduce il centro e la collaborazione con i fornitori ci hanno permesso di continuare senza sosta con i test».
nn
Test che riscontrano un numero più alto di positivi, seguendo così il trend nazionale e regionale. «Siamo passati dal 18% di positivi prima delle festività al 24-25%» dicono ancora da Pivelab. «La fascia d'età colpita è principalmente quella giovanile, con casi anche di bambini molto piccoli. Ci sono stati anche un paio di episodi di reinfezione». «Dopo il 31 sono ulteriormente aumentati» conferma la dottoressa Campagna. «Prima un tampone su 10 risultava positivo, adesso sono 2 su 10».
nn
E adesso? I nuovi contagi continuano ad essere numerosi ma, dopo l'Epifania, la domanda potrebbe ridursi. «Già oggi (4 gennaio, ndr), le richieste sono state minori», fanno sapere dalla farmacia Friuli. Nel corso delle ultime due settimane molte farmacie e centri analisi hanno lavorato anche nei giorni festivi, come ribadito dal referente dell'ordine dei farmacisti Maurizio Tedone, dopo l'incontro avuto ieri con l'amministrazione comunale su sollecitazione del consigliere Mascoli. Si proseguirà su questa strada. «La soluzione per stare più tranquilli – concludono dalla farmacia Samarelli – è una: vaccinarsi».
n
Era chiaro che succedesse! Nonostante tutti gli avvertimenti, la superficialità ha sempre prevalso sulla prudenza! Complice anche il bel tempo, dehors strapieni, ristoranti e sale ricevimento pure, alla faccia dei xontrolli! Per non parlare di cenoni e feste in casa!
E ora si pagano le xonseguenze!
Bravissimi tutri!
Fin che andava bene il merito era della Protezione Civile pugliese (ed è tutto dire). Ora che va male, anzi malissimo, la colpa è dei cittadini e dei loro comportamenti. Troppo facile così.