Cronaca

Itel presenta “La Scienza in-Vita nell’Arte” con le opere di Vincenzo Mascoli

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Da sinistra
L'iniziativa ripercorre la mission dell'impresa pugliese nel campo delle Scienze della Vita e della Salute, inaugurando l'ingresso nel 40esimo anno di attività
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Si è svolta ieri mattina, nel foyer del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, la presentazione dell’iniziativa “La Scienza in-vita nell’Arte”, progetto promosso dal Gruppo healthcare Itel, frutto della collaborazione esclusiva siglata dall’azienda pugliese con il noto artista contemporaneo Vincenzo Mascoli. Al vernissage hanno preso parte il Politecnico di Bari, il sindaco di Ruvo Pasquale Chieco con gli assessori Monica Filograno, Luciana Di Bisceglie, Nico Curci, Mariantonietta Curci</strong>; il sindaco di Corato Corrado De Benedittis e il vicesindaco Beniamino Marcone, la senatrice Angela Bruna Piarulli insieme a nomi della comunità scientifica, accademica, culturale, economica e istituzionale. A far gli onori di casa il patron, fondatore e presidente del Gruppo Itel, il coratino Leonardo Diaferia.

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Nella serie di opere inedite, realizzate da Mascoli per l’azienda, si reinterpreta il connubio Arte-Scienza, ripercorrendo il senso profondo di quarant’anni del Gruppo Itel – Itelpharma – Linearbeam al servizio delle Scienze della Salute e della Vita. L’evento di revealing ufficiale per la presentazione del progetto al pubblico ha rappresentato occasione di condivisione con la Comunità ed il territorio, inaugurando l’ingresso in un anno di svolta che segna il quarantesimo anniversario di attività del Gruppo, verso il perseguimento di importanti e ambiziosi traguardi intrapresi dall’azienda in campo scientifico, tecnologico, medicale, radiofarmaceutico. Particolarmente entusiasta l'adesione e soprattutto il coinvolgimento sentito delle rappresentanze istituzionali, a rimarcare il valore strategico delle sinergie pubblico-privato che rappresentano la spinta ed il volano per la crescita, lo sviluppo e la competitività delle economie territoriali. Il proposito di integrazione fra impresa, enti locali, università attuato attraverso progettualità di ampio respiro ed un ingente investimento nel capitale umano, nella formazione, nel trasferimento di competenze, a disposizione della comunità e della ricerca, rappresenta una best practice che al Gruppo è unanimemente riconosciuta come esemplare e capillare modello, su cui gettare le fondamenta di future sinergie pubblico-privato importanti.

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Diaferia ha annunciato che entro il 22 giugno del prossimo anno l'acceleratore di protoni (progetto Erha), macchinario innovativo che renderà più efficiente la protonterapia per la cura dei tumori, sarà pronto per essere trasferito da Ruvo in un centro Irccs del Nord, che ha gli strumenti indispensabili per la verifica dei protocolli e per la certificazione/marcatura dello stesso affinché sia fruibile nella clinica ospedaliera. Inoltre,  sempre dal 2022, l’Itel si orienterà verso la “teragnostica”, complesso di procedure nella medicina nucleare in cui diagnostica e terapia sono combinate. Ricorda, a proposito,  la recente acquisizione della licenza di sfruttamento del brevetto per il nuovo radiotracciante 18F-JK-PSMA-7, un ligando marcato con fluoro-18 che si lega specificamente all’antigene prostatico PSMA. Il brevetto, di cui sono titolari il Max Planck Innovation Institute di Monaco e l’Università di Colonia, riguarda la recente scoperta di una molecola impiegata nell'imaging diagnostico per l’indagine specifica di patologie tumorali correlate alla prostata, la cui licenza è stata concessa in esclusiva mondiale alla multinazionale C-Spect e a Itelpharma per l’area europea di Italia, Spagna, Portogallo. Diaferia tiene a sottolineare che lo sviluppo dell’azienda nasce dalla condivisione di una costante e solida strategia territoriale con l’Università di Bari e il Politecnico di Bari e alla sinergia con realtà nazionali (collaborazione per ricerca e sviluppo con l'Irccs "Don Calabria" di Negrar) e internazionali (la Itel è presente in Medio Oriente). 

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Il sindaco De Benedittis ha poi sottolineato lo stretto legame tra Itel e il territorio attraverso l’opportunità che viene offerta alle giovani generazioni, anche attraverso il percorso di alternanza scuola-lavoro, di acquisire competenze che si auspica possano essere spendibili nel Mezzogiorno dove manca un solido indotto industriale. E questa carenza contribuisce alla fuga di cervelli. Il sindaco Chieco ha aggiunto come sia importante che aziende di qualità come la Itel debbano essere inserite in una filiera di imprese produttive e specializzate collegate tra loro che valorizzino i talenti nel proprio territorio. In questo senso c’è un dialogo tra Comune e Regione per il Piano della zona industriale e la creazione di filiere produttive, considerate premialità dal Pnrr. Della necessità di rendere la Puglia competitiva dal punto di vista tecnologico e scientifico si fa portatrice la senatrice Piarulli.

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Dopo gli interventi, Vincenzo Mascoli ha illustrato il percorso espositivo che parte dai luminosi bozzetti e si conclude con l’Opera prima dell’autore (140×170): in  luce il processo creativo dell’artista che ha conferito a ogni segno, a ogni linea, a ogni pennellata un significato. Le pennellate superano le linee dei nudi, maschili e femminili, secondo un disegno armonico nell'apparente disarmonia. «Questo è un lavoro che mi rappresenta appieno» dichiara Mascoli. «I quadri – scrivono dall'Itel -, in tecnica mista su carta 50×70, sono stati esposti durante il temporary show insieme all’opera prima d’autore, un quadro monumentale 140×170. Una produzione in tiratura limitata che origina dalle suggestioni dei progetti di ricerca e sviluppo portati avanti dal Gruppo, negli anni orientato a perseguire le frontiere del progresso e dell’innovazione medicale e tecnologica. Il concept creativo emerge nelle sinergie tra linguaggi pittorici e le sperimentazioni tecniche, da cui trae ispirazione la dinamica della “materia” nei “materiali”: i soggetti sono corpi, organismi vivi, attraversati da particelle di luce ed innervati da fasci di cromie. Va in scena l’idea dell’umana trasformazione, organica e antropologica, in continua evoluzione, tensione, cambiamento. Il progetto è un esperimento di storytelling corale dall’alto valore simbolico ma anche e soprattutto sociale, in cui si tratteggia – letteralmente, con sprazzi vividi su tela – un fil rouge destinato a legare e connettere la mission della realtà d’impresa Itel, eccellenza made in Italy nel mondo, al territorio, alla comunità, al pubblico.

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Un racconto intenso e attuale, in cui al centro è l’ancestrale rapporto tra Scienza ed Arte, da secoli motore propulsivo per lo sviluppo culturale delle società, celebrato dall’impresa, attraverso questa iniziativa, come elemento fondante dell’evoluzione dei popoli, manifestazione intensa dello spirito d’innovazione che, da quattro decadi, anima il Gruppo Itel nel perseguire orizzonti di futuro, progresso, benessere delle Persone. Dall’avanguardia scientifica a quella pittorica: prende forma così un percorso culturale in cui il corpo umano si fa oggetto di studio al servizio dell’artista, il quale agisce con mano di chirurgica raffinatezza, appropriandosi in certa misura delle metodologie scientifiche e tecnologiche industriali, per creare originali opere di confine che, ricercando il legame ancestrale fra disegno e anatomia, ritraggono le sfumature sensoriali della Vita. Assistiamo, in questi lavori, alla messa in posa plastica della trepidante grammatica del corpo umano in cui converge ogni ricerca, ogni quesito, ogni riflessione, ogni energia ed ogni possibile risposta nella traduzione del tratto pittorico. La primigenia del segno e del corpo si fondono, lasciando che ad animare il flusso d’energia vitale dei bozzetti sia la commistione di colori dettata dall’inconscio, secondo un idioma accompagnato dall’esigenza di individuare una estremizzazione sintetica, un ritorno alle origini, come dinanzi a dei modelli anatomici classici. Nell’incontro con la scienza della vita, insomma, l’arte si fa essa stessa forza vitale.

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In una simile sperimentazione artistica, il senso immaginifico espresso dalle opere si missa con le vite di chi le osserva, in un sempiterno passaggio, dove il qui ed ora si lega, profondamente, a una metafisica lontana. La trama tessuta sui bozzetti si irradia attraverso i di/segni, i cui corpi, i cui soggetti, si trasformano in icone di universale migrazione metareale, in cui ogni gesto, carico di pathos, assume il valore di memento vitae, a ricordarci il fine ultimo e la destinazione di ogni tensione e pulsione umana: il prolungamento dello stato di grazia nella Salute, la conservazione dell’energia dei corpi, la coltivazione dell’animo e la cura della mente. Un viaggio ideale, in cui particelle di spirito attraversano la materia, in cui le molecole del colore si infrangono e si mescolano per dare sostanza a visioni ideali, che muovono dalla matematica dell’estro, il Gruppo Itel persegue il nobile intento di portare il Paese, insieme a sé, verso una meta che costituisce il punto di arrivo ed il punto di partenza di una lungimirante ed ambiziosa sfida industriale nel campo della Salute e delle Scienze».

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mercoledì 15 Dicembre 2021

(modifica il 2 Agosto 2022, 23:44)

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