A quanti di voi viene ancora oggi quella sensazione di nervoso e di mal di pancia al solo pensiero degli anni trascorsi al liceo? L'ansia per le interrogazioni a sorpresa, le verifiche e soprattutto gli esami di maturità! Un percorso che, nonostante sia stato molto travagliato per parecchi studenti, alla fine ha comunque dato i suoi frutti in una maniera o nell'altra. In ogni caso, per chi l'ha fatta, c'è sempre stata l'università per “rifarsi” un po'.
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nMa il vero problema è che in Italia, senza dimenticare gli altri territori dell'Unione Europea o degli Stati Uniti d'America, è presente un fenomeno piuttosto allarmante tra la popolazione studentesca e si tratta della famigerata “dispersione scolastica”. Con questo termine si vogliono indicare tutti quegli studenti che hanno iniziato un percorso di studi e che poi, per un motivo o per un altro, non hanno portato a termine.
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nMagari questo si è dovuto a dei ripetuti insuccessi scolastici con brutti voti e bocciature, alla difficoltà economiche da parte della famiglia, ad una scelta errata per quanto riguarda l'istituto o il percorso di studi, al bisogno di portare dei soldi a casa ed a tante altre motivazioni diverse tutte, però, ugualmente valide. In questa maniera sono in molti coloro che si sono dovuti “accontentare” di un lavoro ed aver messo definitivamente nel cassetto il diploma di maturità.
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nCerto, sono stati organizzati sia i corsi serali, per le scuole medie ed i licei, che i percorsi per gli studenti non frequentanti oppure i lavoratori, per le università, ma è difficile mettersi a mente fresca a sera sui banchi di scuola ed affrontare nuovamente verifiche, esami e libri delle varie materie. Che cosa si può fare dunque?
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nUn buon consiglio è quello di approfittare del metodo certificato di DiplomaOnLine (scopri tutti i licei che puoi fare online da casa tua o da dove vuoi tu). Tale sistema è basato sul metodo della formazione a distanza (ovvero la FAD) che permette a tutti i suoi iscritti di accedere alle risorse e prepararsi agli esami a seconda dei loro impegni e del loro tempo a disposizione. In questo modo si potrà ottenere il tanto agognato “pezzo di carta” che sarà, inoltre, considerato valido dal MIUR (ovvero dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).
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nCosì facendo si potrà scegliere se proseguire con la propria educazione andando a frequentare una facoltà universitaria oppure avanzare nel mondo del lavoro grazie a dei concorsi pubblici o a delle selezioni interne nel campo professionale dove si sta già lavorando.
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nL'unico momento vero e proprio dove occorrerà una presenza fisica sarà quando ci si dovrà presentare di persona nel tipo di istituto scelto, sia esso professionale, artistico, classico, delle scienze sociali, musicale o altro, per sostenere la tanto temuta “prova finale” accennata all'inizio assieme a tutti gli altri studenti.
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