Andando oltre i confini regionali e attraversando il Mar Adriatico si giunge in Albania, oggi meta di vacanze di molti pugliesi, ma trent’anni fa luogo di provenienza di migliaia e migliaia di persone che sbarcarono sulle coste della Puglia in cerca di fuga dalla miseria e con la speranza di un futuro migliore. Si parlerà di solidarietà e accoglienza nel primo “Pomeriggio oltre i confini” organizzato dall’associazione culturale “Oltre le radici” che ospiterà sabato 2 ottobre alle 17.30, nel salone parrocchiale “Luisa Piccarreta” di via Leonello 9, la giornalista Ilaria Lia autrice del libro “Albania-Italia andata e ritorno. La storia che sfocia nei grandi esodi, il legame solidale promosso dopo gli sbarchi”.
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Senza memoria non c’è storia, scriveva Pasolini, e senza il ricordo gli errori commessi possono essere ripetuti. Ma è importante ricordare non solo le pagine tristi, anche quelle belle, come lo scatto di solidarietà che ha caratterizzato i pugliesi nell’accogliere gli albanesi. I principali segmenti di quella solidarietà, in particolare della comunità cristiana, sono presenti nel libro della giornalista di Acquarica-Presicce Ilaria Lia che li ripercorre a trent’anni da quel famoso sbarco della Vlora a Bari. La giornalista professionista free lance, nonché mediatrice culturale e insegnante d’Italiano agli stranieri, raccoglie i più importanti passaggi storici e alcune significative testimonianze di molti protagonisti del tempo impegnati in un’autentica solidarietà di emergenza e di sviluppo, alla quale anche l’Arcidiocesi di Trani, Barletta, Bisceglie e Nazareth diede il suo contributo.
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L’incontro con l’autrice, che sarà moderato dalla giornalista Francesca Maria Testini, sarà arricchito da alcune testimonianze di albanesi perfettamente integrati a Corato e di chi quegli anni pur ricoprendo ruoli diversi li ha vissuti in prima persona. Il numero massimo di partecipanti è 50 e l’accesso è consentito solo con mascherina ed esibizione di green pass.
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In realtà fuori dalla retorica l'Albania ci inviò un bel carico di materiale umano da impiegare come manodopera a basso costo.