Quando, lunedì scorso, la zona di Nardò e dintorni è stata colpita da un violento nubifragio – causando l'allagamento di strade, garage, scantinati e anche attività artigianali – la responsabile del circolo "Verdi Ambiente e Società" di Lecce, Maria Teresa Corsi, ha commentato in maniera impietosa: «il consumo del territorio, l’impermeabilizzazione indiscriminata di ogni fascia di terreno, le costruzioni eccessive ed inutili stanno causando danni irreversibili. Le strade diventano fiumi in piena perché, quest’acqua, da qualche parte deve incanalarsi ed essere smaltita. Ci ostiniamo a trincerarci dietro pretesti e scuse, parlando di bombe d’acqua, quando abbiamo creato noi le condizioni perché questo avvenga».
nn
Il problema, ovviamente, non riguarda solo il Salento. Non di rado – quando a cadere è una significativa quantità d'acqua – anche a Corato si assiste a scene di strade e sottopassi allagati. E anche in questo caso il consumo di suolo (ovvero l'incremento della copertura artificiale del terreno, legato alle dinamiche insediative) ha la sua parte di responsabilità.
nn
Dopo la mappa sul suolo consumato nella aree a rischio frana (in cui Corato non è messa bene), il Sole 24 Ore ha realizzato un'altra mappa (sulla base del rapporto 2019 dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) mostrando quanta parte di suolo è stata utilizzata nei luoghi in cui c'è maggiore probabilità di eventi alluvionali intensi.
nn
A Corato questa percentuale è del 21%: in oltre un quinto del nostro territorio, quindi, si è costruito nonostante il rischio idraulico. Le cose non vanno meglio nei Comuni vicini: Andria 17%, Trani 23%, Bisceglie 25%, Terlizzi 26% Molfetta 31%. Valori molto più incoraggianti per Ruvo, dove la percentuale è del 3%, Barletta (7%) e Bitonto (9%).
nn
«Da un lato è vero che le alluvioni sono fenomeni naturali impossibili da prevedere – osserva il rapporto – ma allo stesso tempo tante attività umane possono aumentare la probabilità che esse si verifichino e renderne più gravi le conseguenze. Fra loro per esempio la crescita degli insediamenti o delle attività economiche, oppure il progressivo consumo di suolo».
n
Arrestate le persone che hanno costruito no ?Corato e’piena di cialtroni che andrebbero perseguitati penalmente a vita.Persone che hanno costruito e venduto castelli di sabbia.E continuano ancora a perpetrare lo stesso reato.Che dobbiamo dire a fare!!!!!!!!
Solo oggi vi accorgete dei danni causati dall'edificazione avvenuta senza criteri: impermeabilizzanti tutto.Perché non fate adeguare le nuove costruzioni per evitare i rischi idrogeologici? Intanto i vecchi suoli edificabili nei pressi della vicinissima periferia di Corato sono divenuti fasce di scolo per cui non più edificabili
Irresponsabili chi ha concesso le autorizzazioni senza i dovuti accorgimenti e chi ha costruito
Grazie ancora. Corato ringrazia!!!
Non sono ancora atterrati i soldati dei presenti per dire che è colpa del sindaco?
Ss che noia ……ma hai la coda di paglia?Ma cosa c’entra il Sindaco?E
Comunque c’entrano coloro che hanno avuto i permessi,dall’amministrazione.Passata presente e futura.Soprattutto presente,visto che
Si da’ ancora credito a cialtroni che costruiscono castelli di sabbia.E
Non faccio nomi????.????????????????????non è il caso di affannarsi
Atterooooo.????E’colpa del Sindaco che mette la firma finale.????????????????????