Attualità

Rapporto Sole 24 Ore su dati Ispra: «A Corato il 33% di suolo consumato nelle aree a rischio frane»

La Redazione
Corato vista dall’alto
Il Sole 24 Ore - in base agli ultimi dati dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ha diffuso una mappa nazionale per evidenziare quanta parte del suolo nazionale è stato consumato nelle aree a rischio
1 commento 3097

Corato è tra le città in cui si è costruito nonostante il rischio frane. A dirlo è Il Sole 24 Ore che – in base agli ultimi dati compilati dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) aggiornati al 2019 – ha diffuso una mappa per evidenziare quanta parte del suolo nazionale è stato consumato nelle aree in cui il pericolo di frane è maggiore. Secondo i numeri forniti nel rapporto, in città la percentuale del suolo consumato nelle aree a maggior rischio è del 33%, quindi un terzo del territorio.

nn

Per "consumo di suolo" si intende un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative. Un processo prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici e infrastrutture, all’espansione delle città, alla densificazione o alla conversione di terreno entro un’area urbana, all’infrastrutturazione del territorio.

nn

«Nonostante conosciamo ormai con una certa precisione dove è più probabile che le frane avverranno, girando lungo l’Italia troviamo diversi comuni, grandi e piccoli, in cui il suolo è stato consumato nonostante il rischio franoso sia molto elevato» si osserva nel rapporto pubblicato dall'importante quotidiano economico. In effetti nella nostra zona la situazione non è tra le migliori: Bari ha il 39% del suolo consumato nelle aree dove il rischio di una frana è maggiore, Ruvo il 51%, Bisceglie il 49% mentre Trani, come Corato, il 33%. Va meglio a Barletta (7%), peggio invece a Giovinazzo (83%) e Altamura (88%). A un livello crescente di pericolo dovrebbero ovviamente corrispondere vincoli urbanistici più stringenti. Anche di questo dovranno tenere conto il nuovo Piano urbanistico generale della città, visto che a Corato vige ancora il Piano regolatore del 1979.

nn

Cosa è il consumo di suolo. Un suolo in condizioni naturali fornisce al genere umano i servizi ecosistemici necessari al proprio sostentamento: servizi di approvvigionamento (prodotti alimentari e biomassa, materie prime, etc.); servizi di regolazione (regolazione del clima, cattura e stoccaggio del carbonio, controllo dell’erosione e dei nutrienti, regolazione della qualità dell’acqua, protezione e mitigazione dei fenomeni idrologici estremi, etc.); servizi di supporto (supporto fisico, decomposizione e mineralizzazione di materia organica, habitat delle specie, conservazione della biodiversità, etc.) e servizi culturali (servizi ricreativi, paesaggio, patrimonio naturale, etc.).

nn

Allo stesso tempo è anche una risorsa fragile che viene spesso considerata con scarsa consapevolezza e ridotta attenzione nella valutazione degli effetti derivanti dalla perdita delle sue funzioni; le scorrette pratiche agricole, zootecniche e forestali, le dinamiche insediative, le variazioni d’uso e gli effetti locali dei cambiamenti ambientali globali possono originare gravi processi degradativi che limitano o inibiscono totalmente la funzionalità del suolo e che spesso diventano evidenti solo quando sono irreversibili, o in uno stato talmente avanzato da renderne estremamente oneroso ed economicamente poco vantaggioso il ripristino. Il consumo di suolo si riferisce, quindi, a un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative. La rappresentazione più tipica del consumo di suolo è data dal crescente insieme di aree coperte da edifici, fabbricati, capannoni, strade asfaltate o sterrate, aree estrattive, discariche, cantieri, cortili, piazzali e altre aree pavimentate o in terra battuta, serre e altre coperture permanenti, aeroporti e porti, aree e campi sportivi impermeabili, ferrovie ed altre infrastrutture, pannelli fotovoltaici e tutte le altre aree impermeabilizzate, non necessariamente urbane.

n

mercoledì 1 Settembre 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 3:56)

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
nerdrum
nerdrum
2 anni fa

l'urbanistica (in generale, senza alcun riferimento specifico a corato) è il settore più ammorbato ed epidemico della p.a. “le mani sulla città” 1963 di Francesco Rosi, lì troverete tutte le risposte.