Si presenta come un tripudio di emozioni, come un inno alla bellezza della vita e alla musica il terzo appuntamento con Gusto Jazz, che vede protagonisti della serata i briosi Girodibanda. ,
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La serata si è aperta con un reading dell’attrice coratina Claudia Lerro, che emoziona e commuove il pubblico leggendo e interpretando mirabilmente la storia di Antonio Ferrara, detto Totonno, una delle figure emblematiche nella storia della Banda di Corato. Ferrara era anche e soprattutto un uomo semplice che sognava di vivere di musica. E infatti diventò una figura di riferimento e rappresentativa per la nostra banda.
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Successivamente, lo spettacolo è continuato con una rocambolesca irruzione della banda preceduta da alcuni artisti di strada, tra cui trampolieri e sputafuoco che accompagnano i musicisti alla cassarmonica in piazza Cesare Battisti. Da quel momento, la cassarmonica coratina è diventata un universo parallelo, dove gli artisti hanno catturato gli spettatori in un mondo che non conosce confini, che ha evidenziato la passione per il mondo delle bande, l’umiltà e la riverenza per il mondo e la musica classica, prendendosi il rischio della sperimentazione e lasciandosi contaminare dal mare e dalla terra, dalle culture e dagli stili. Girodibanda ha dato vita ad una poetica di gesti imparati e trasmessi ai suoi spettatori, senza poter mettere in piedi un teatro, anzi il vissuto culturale della gente del Sud si accomuna a tutti i Sud del mondo.
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Con GirodiBanda Cesare Dell’Anna realizza il sogno di riunire nella stessa cassarmonica il folk delle balere e degli altoparlanti dei venditori ambulanti, la pizzica e la tradizione del canto dei nostri nonni, le sonorità dei Balcani che risuonavano dalle emottenti albanesi nelle radio dei nostri padri mentre andavano al lavoro in fabbrica, i campi rom e le feste gipsy, gli africani e le loro feste etniche, il jazz e gli studi del conservatorio. Il tutto diventa un cocktail variopinto a spunti di improvvisazione e arrangiamenti per organico bandistico.
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Per questo la cassarmonica, il palco per eccellenza di questo incredibile connubio di culture, si trasforma in un caleidoscopio nel quale si incontrano musicisti provenienti da più regioni del Meridione e dell’Albania, Romania e Senegal che eseguono marce sinfoniche classiche del repertorio bandistico e composizioni inedite.
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Tutti assembrati i miei complimenti. E i contagi salgono
Era proprio così necessario questo evento. Senza mascherina. Vai con i contagi