Il giorno del dolore si trasforma in momento di rinascita, costruzione e speranza. Cinque anni fa Francesco Ludovico Tedone lasciava questa terra nel tragico scontro ferroviario avvenuto nelle campagne tra Corato e Andria. Tornava dal Giappone, dove aveva consolidato quella sua curiosità e voglia di conoscere, espressa attraverso lo sport, le arti e la passione per la cultura nipponica.
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Di qui, dal suo spirito affamato di vita, nascono i progetti portati avanti dalla sua famiglia già poco tempo dopo la sua scomparsa. Così è nato Komorebi, così è stata fondata l'associazione che porta il suo nome e così sorgerà, nei pressi di via Ruvo, una cittadella dello sport che possa permettere a tutti di poter usufruire di spazi per praticare attività sportiva. Come Francesco amava fare.
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Questa mattina è stato presentato il progetto dal fratello di Francesco, Natale. Con lui il sindaco De Benedittis, il direttore generale di Asset Puglia ed ex presidente del Coni che ha accompagnato la famiglia Tedone nella fase progettuale e Cardenia Casillo, presidente della fondazione Vincenzo Casillo che ha sostenuto la creazione della cittadella con il Comune e la Regione.
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«Abbiamo dato una spinta all'iter burocratico che si era arenato. Oggi presentiamo il progetto che porteremo nelle commissioni e in consiglio comunale per l'approvazione definitiva», ha chiarito il sindaco De Benedittis. E mentre Natale Tedone illustrava il progetto, alle 11.06, 23 rintocchi di campana ricordavano le vittime della strage.
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