Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato un'ordinanza secondo la quale «è vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16.00 con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2021, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12.00, segnali un livello di rischio “alto”.
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Restano salvi i provvedimenti sindacali limitati all'ambito territoriale di riferimento. La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge (art.650 c.p. se il fatto non costituisce più grave reato).
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La decisione di Emiliano è arrivata anche in seguito a quanto accaduto a Brindisi nei giorni scorsi, dove un bracciante agricolo di 27 anni è morto dopo aver lavorato molte ore sotto il sole cocente.
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Ma chi controlla? E la sanzione quale sarebbe? Solo il 650 c.p.? Provvedimento spot.
ottimo provvedimento…..
Si,ha perfettamente ragione, però ha dimenticato un passaggio.
Chi lavora i campi non percepisce uno stipendio di 20.000 mila euro mensili.
Persona molto altruista…
Mi sembra giusto
Belli, belli assaje sti provvedimenti… E la gente come potrà acquistare un litro di salsa a 50cent. se i signorotti non “ammortizzano” i costi? Ma dai siamo realisti… Non facciamo i tutori della legge e poi giriamo la testa … Non si può abbattere un meccanismo ormai consolidato nel tempo… Con i “deboli” che lavorano nei campi di chi poi gira nei mega SUV….
Si parla tanto di schiavitù, integrazione, accoglienza, chi parla addirittura di accoglierne ancora di più, DA VERGOGNARSI
Si perché questi sono i nuovi schiavi spinti dalla fame a riempire cassoni di pomodori, si perché TUTTI SAPPIAMO sindacati pseudo sindacalisti, politici che questi schiavi lavorano a cassoni e non ad ORE lavorative,
Quanti finti buonisti per comodità
Nessuno si è mai chiesto perché scegliere un extracomunitario ad un lavoratore locale?
È vero oggi c'è il reddito di cittadinanza, ma quando non c'era il reddito di cittadinanza perché preferire uno straniero ad un locale?
Certamente è da dire che che il finto buonismo fa più male che bene,o bene per pochi, e se il lavoro c'era perché no lavorare tutti ma in modo giusto
Nessuno parla del traffico di manodopera a basso costo dall'Africa, spacciato per immigrazione e favorito ai massimi livelli da una narrazione buonista quanto falsa