Politica

Il sindaco spiega le sue parole social: «Spesso procedure saltate, ecco il corto circuito»

La Redazione
Il sindaco De Benedittis in diretta Facebook
«Ci sono forme di rallentamento non riconducibili a delle responsabilità soggettive precise, immediate e dirette, ma che presentano una sorta di contesto nel quale ci si ritrova di fatto ad operare» ha detto De Benedittis
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«Ci sono forme di rallentamento non riconducibili esattamente a delle responsabilità soggettive precise, immediate e dirette, ma che presentano una sorta di contesto nel quale ci si ritrova di fatto ad operare. Spesso le procedure, che sono garanzia di correttezza, rispetto, legalità e di corretto rapporto col mondo delle aziende, sono saltate. Spesso si è assistito a stagioni in cui i problemi si risolvevano con una telefonata. E poi gli interventi che si realizzano di fatto nella città vengono sanati sul piano procedurale in un secondo momento».

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Lo ha detto il sindaco De Benedittis ieri sera – intervenendo a un incontro on line su mafia e legalità, organizzato dai Giovani Democratici di Corato – a proposito delle parole pubblicate sui social il 28 maggio scorso. «Più passa il tempo e più cresce in me la sensazione della presenza di un potere tentacolare che blocca, rallenta, sabota, disinforma, delegittima. Una specie di piovra che attiva la macchina del fango, che isola e distrugge» scrisse il primo cittadino, generando da politica e cittadinanza solidarietà, ma anche perentorie richieste di chiarimento su quanto volesse effettivamente intendere con quelle affermazioni.

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«Qualche giorno fa ho scritto un post facendo una riflessione sulle tante forme di condizionamento che a volte, anche in modo molto implicito e indiretto, subisce l'attività politico-amministrativa anche di una città come Corato» ha detto il sindaco. «Forme di rallentamento che non sono riconducibili esattamente a delle responsabilità soggettive precise, immediate e dirette, ma che presentano una sorta di contesto nel quale ci si ritrova di fatto ad operare. Forme che rimandano anche a un modo di intendere la pubblica amministrazione che spesso non esprime una cultura della legalità fino in fondo.

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Oggi cultura della legalità relativa all'attività politica e amministrativa di una città significa innanzitutto rispettare e seguire le giuste procedure per determinare poi interventi specifici e concreti. Invece – ha sottolineato De Benedittis – ciò che spesso si riscontra anche sul piano degli atti amministrativi, è proprio un corto circuito su questo livello che poi ha conseguenze sul piano sociale, culturale ed economico molto gravi. Spesso le procedure, che sono garanzia di correttezza, rispetto, legalità e di corretto rapporto col mondo delle aziende, sono saltate. Spesso si è assistito a stagioni in cui i problemi si risolvevano con una telefonata. E poi gli interventi che si realizzano di fatto nella città vengono sanati sul piano procedurale in un secondo momento. Questa è una grave violazione della cultura della legalità che poi determina una alterazione nei processi non solo amministrativi e politici, ma anche economici».

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Nessun chiarimento, però, su quali figure, nei fatti, non seguano o aggirino le procedure.

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«Da quando sono diventato sindaco – ha proseguito – riscontro la forte presenza di una mentalità radicata nella mia città in cui si pretende dall'agire politico l'immediatezza dell'azione e dei risultati. Mentre l'azione amministrativa corretta richiede la mediatezza nelle prassi e nelle procedure. Ripristinare una esatta cultura della legalità sul piano amministrativo e politico significa riconnettere l'azione politica con i tempi della burocrazia e della procedura. Significa, nello stesso tempo, avere le capacità di ricreare un rapporto equilibrato con i cittadini: la declinazione spazio-temporale nell'azione amministrativa è diversa da quella dell'azione privata che ha una immediatezza.

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A volte invece proprio una politica scorretta segnata da una carenza di cultura della legalità ha imposto nell'immaginario collettivo che il processo politico vincente è il processo politico veloce, ma non è così. Il processo politico veloce determina corto circuiti, scorrettezze amministrative e, nel peggiore dei casi, anche forme di connivenza con soggetti, forme di clientelismo e degenerazione della qualità della vita sociale della città.

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Corato è stata al centro di inchieste molto gravi come quelle sui reati di usura che riguardano pezzi di mondo imprenditoriale e pezzi di magistratura. Il "Sistema Trani" che ha portato in carcere esponenti di spicco della magistratura tranese e non solo, ha avuto il suo epicentro a Corato. E rispetto a questo c'è stato sempre un silenzio terribile e assordante del mondo della politica locale, soprattutto di chi governava nel passato. Io credo sia giunto il momento, per chi svolge attività politico-amministrativa, di rompere questo silenzio e dire con chiarezza ai cittadini da che parte si sta. È giunto il momento di rimettere al centro la questione della legalità nel nostro paese».

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mercoledì 9 Giugno 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 7:18)

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Mina
Mina
2 anni fa

Parole, parole, parole.
Parole soltanto parole, parole per voi (concittadini e concittadine).
Sindaco… BASTA PAROLE, VOGLIAMO I FATTI. MUOVITI.!!!!!!!!

Nica Testino
Nica Testino
2 anni fa

Al di là di una valutazione di merito di quanto affermato dal Sindaco, va riconosciuto al nostro legislatore l'impegno a far sì che la PA sia sempre più “una sfera di cristallo” piuttosto che “una torre d'Avorio”.
In pieno periodo di tangentopoli con la L. 241 del 1990 si dettano tempi perentori per la conclusione di un procedimento amministrativo, si individuano le figure dei responsabili del procedimento amministrativo.

In un ottica di qualità del servizio va detto che la tempestività nel riscontro alle istanze dei cittadini, costituisce un elemento di decisiva importanza, un indicatore per valutare la performance della PA.

Nica Testino
Nica Testino
2 anni fa

Il rispetto dei termini e la legittimità del procedimento, va garantito non solo attraverso il rispetto della legge. Esso presuppone soprattutto una riorganizzazione dell'intera PA, a partire dal l'ottimizzazione dei processi, passando per la qualificazione dei dipendenti per giungere all'implementazione di strumenti informatici in grado di supportare realmente, una corretta gestione del flusso dei dati, senza tralasciare che un buon servizio non può prescindere da una rivoluzione culturale.
Se il sindaco, ancora oggi, deve tempestivamente intervenire per far spostare cassonetti da una piazza, che vengono rimossi, per poi scoprire che quegli stessi cassonetti erano stati legittimamente richiesti da un esercente della ristorazione che opera in quella piazza, I fatti non seguono le parole.

Anna56
Anna56
2 anni fa

Chiarimento opportuno e giuste osservazioni ma insufficienti a giustificare lo stato di abbandono del comune che si governa.
Opportuno sarebbe anche avvalersi dei poteri conferiti e il confronto con altre realtà locali e organi superiori amministrativi

mare verborum gutta rerum
mare verborum gutta rerum
2 anni fa

Sindaco, gestire personale ed uffici non è cosa da poco; serve fermezza, intraprendenza e leadership! Al di là degli adempimenti burocratici che occorrono per poter mettere in pratica la volontà politica amministrativa serve molta competenza; tale qualità non la ottieni alla nascita, l'acquisisci con l'esperienza. Perciò testa bassa e pedalare altrimenti Sindaco lasci quel posto a chi è più capace, anche a qualcuno di sua fiducia. Qui siamo alle solite perché: chi fa troppo vuol dire che naviga nel torbido, chi invece vuole seguire le regole non ci riesce perché c'è la piovra e intanto chi ci rimette siamo sempre e soltanto noi cittadini. C'avete rotto!! Rivoluzione gentile? ennesima trovata “POLITICA” inutile che ad oggi ha portato poco quanto niente. f.to “Mare verborum gutta rerum”

Gigi Gusto
Gigi Gusto
2 anni fa

Articolo troppo lungo e complesso per gli analfabeti funzionali che non lo leggeranno e avranno comunque da ridire

Pier Luigi
Pier Luigi
2 anni fa

L'unica e sacrosanta verità è che in giro esistono ancora troppe vedove degli “esperti” che ci hanno governato negli ultimi vent'anni.

Mest Catal
Mest Catal
2 anni fa

Prima di tutto bisogna capire l'articolo e questo non è facile per chi non è abituato a certe parole e a certe logiche. Poi si deve dire che la telefonata e l'amico di turno fanno comodo e quindi sono utili quando bisogna agire in un certo modo non proprio cristallino. La cosa più brutta però è il modo di fare subdolo e scorretto per screditare l'avversario politico servendosi anche di mezzi e persone ambigue e servili. Per il bene di tutti i cittadini e non solo di pochi si deve partecipare in modo corretto. Se si perde la partita bisogna accettare la sconfitta anche da parte di chi dice di essere neutrale. La fretta fa i figli ciechi.

Massimo Bove
Massimo Bove
2 anni fa

Se abbiamo votato per il cambiamento dobbiamo pretenderlo. Ora bisogna solo capire se chi lo ha promesso lo può fare. Che non fosse una passeggiata di salute lo sapevamo tutti sindaco e cucuzzaro compresi. Noi cittadini aspettiamo i fatti e devo dire che purtroppo non si vede nulla. Aspettiamo speranzosi di metterci alle spalle il passato ma per favore si faccia presto oppure si abbia il coraggio di chiedere aiuto.

catall
catall
2 anni fa

Signor Sindaco, faccia qualcosa per la pulizia delle vie principali di accesso al paese. Chi viene da fuori si ritrova tra cumuli di buste abbandonate dai nostri numerosi concittadini “primitivi”.
Inoltre proprio in questi giorni sono stati decespugliati i lati delle complanari adiacenti la sp231.
E' venuta fuori una tale quantità di immondizia….che però è stata abbandonata li.
Qualcosa bisogna fare…non è che l'immondizia va via da sola. Parliamo complanari che portano ad importanti aziende…visitate giornalmente da clienti, fornitori di tutta italia.
Non è bello passare per zozzoni.

LM
LM
2 anni fa

Ma se non riescono nemmeno ad asfaltare un fazzoletto di sterrato all'isola ecologica….
Corato ormai è nel degrado totale!
Vergogna!!!

M.M.
M.M.
2 anni fa

La parola che non ho sentito dire dal Sindaco è: CAMBIAMENTO, questa è la parola chiave con un sistema volenteroso e operativo. Ovvio che bisogna rispettare le regole ma non dev'essere una scusa per essere immobili. Girare intorno al problema senza trovare soluzione significa a mio parere non saper fare.

nerdrum
nerdrum
2 anni fa

scusate, mi rivolgo a tutti gli invocatori di “fatti” che il sindaco avrebbe già dovuto “fare” e nn ha fatto o sta iniziando a fare. ma voi veramente credete che dalla sera alla mattina, il sindaco, questo o altri, possa fare quello che altri nn hanno fatto x anni? la pulizia, la sicurezza, le buche, le complanari, i concorsi, il verde, la biblioteca, le scuole, i vigili, il cimitero…. x piacere nn scherziamo.

M.C.
M.C.
2 anni fa

Tutti professori..lasciatelo lavorare .. vergogna!!

Enza Di Bartolomeo
Enza Di Bartolomeo
2 anni fa

Scusa M.C. nessuna critica bisogna essere obiettivi… cosa è cambiato con l’insediamento del nuovo Sindaco. Non si muove nulla in città; d’accordo lasciamolo lavorare, ma dopo 8 mesi di amministrazione vogliamo i fatti. Purtroppo io che sono stata una sua elettrice ora sono davvero delusa e non lo voterò più in futuro.

sergio tedeschi
sergio tedeschi
2 anni fa

“”…Questa è una grave violazione della cultura della legalità che poi determina una alterazione nei processi non solo amministrativi e politici, ma anche economici».””” Si gira e si rigira, si dice e si disdice, ma la magistratura non la si vuole proprio interessare? La cultura della legalità bisogna sostenerla ricorrendo all'Autorità Giudiziaria e/o alla Prefettura allorquando si ha la “sensazione” che potrebbe minare l'immagine di Corato e di conseguenza il benessere dei coratini. Occorre fare chiarezza assoluta! E' un dovere che incombe su ogni singolo consigliere, assessore e soprattutto sindaco e segretario generale