Attualità

«Abbattete il rudere che blocca via Santarella». Residenti e commercianti inviano esposto in Comune

La Redazione
Il rudere tra via Luigi Santarella e viale Vittorio Veneto
​«Il manufatto blocca il traffico, ha il tetto crollato, è luogo fertile per ratti, lucertole e insetti, nonché deposito di escrementi e rifiuti. Siamo costretti anche ad assistere a persone che si ubriacano e a consumo di droga»
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Traffico bloccato, problemi igienico-sanitari e anche di sicurezza. Tutto a causa di un rudere abbandonato che da anni ostruisce il passaggio in via Luigi Santarella, proprio nel punto in cui la strada confluisce su viale Vittorio Veneto. A denunciarlo sono i residenti e i commercianti della zona che da tempo si sono riuniti in un comitato di quartiere per cercare di trovare una soluzione al problema.

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«Chiediamo di trovare una soluzione alla presenza del rudere abbandonato al centro della strada che chiude di fatto il regolare scorrimento del traffico, causando intasamento veicolare nelle vie limitrofe» ha scritto il comitato in un esposto sottoscritto da circa sessanta persone e indirizzato al sindaco e al dirigente del settore lavori pubblici.

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«Il manufatto, a seguito della costruzione dell'adiacente fabbricato, risulta abbandonato da diversi anni, presenta il tetto crollato, divenuto luogo fertile per ratti, lucertole ed altri insetti molesti di vario tipo, nonché deposito di escrementi umani e di animali. I cittadini residenti e gli esercizi commerciali della zona sono costretti ad assistere, giornalmente, a spettacoli spiacevoli, soprattutto la sera: persone che si ubriacano, consumo di stupefacenti, deposito di rifiuti e, facilitati dal fatto che via Santarella non è illuminata, a scippi, come avvenuto nei mesi scorsi ai danni di una signora. A tutto questo si aggiunge anche un problema idrogeologico: la pioggia a causa della presenza del rudere e alla mancanza di marciapiedi, non defluisce correttamente in via Santarella, causando ristagno e infiltrazioni sotto ai margini del palazzo adiacente, agli esercizi commerciali e relativi box presenti nella predetta via, con il conseguente distacco di intonaci per la presenza di umidità e cedimento strutturale.

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A tal proposito – conclude l'esposto – si chiede, con urgenza, un sopralluogo di tecnici per valutare lo stato dei luoghi compromessi. Alla luce di questi inconvenienti, i residenti nonché i commercianti che interessano la predetta zona, chiedono che questo rudere venga demolito, consentendo in primo luogo l'eliminazione degli inconvenienti igienico-sanitari e, nello stesso tempo la riapertura della via, per il regolare scorrimento del traffico cittadino».

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In realtà, come hanno precisato i componenti del comitato, la volontà da parte dell'attuale amministrazione di aprire la strada occupata dal rudere non manca, ma al momento non si è ancora giunti a una soluzione.

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«Il problema è stato presentato già alle precedenti amministrazioni comunali senza alcuna risposta» spiegano dal comitato di quartiere. «Fin dal mese di gennaio il sindaco e l'assessore all'urbanistica, Varesano, avevano manifestato la volontà di acquisire il rudere al patrimonio comunale e di quantificare, dopo un sopralluogo, la relativa somma per liquidare il proprietario. Il sopralluogo però, non è ancora stato eseguito. Abbiamo quindi chiesto un incontro congiunto con il sindaco, gli assessori a lavori pubblici e urbanistica, nonchè i rispettivi dirigenti, per sapere direttamente da loro come poter procedere. Non siamo stati ancora chiamati per un incontro, vuoi per il momento straordinario, vuoi per la disponibilità di ognuno. Ma – concludono – attendiamo fiduciosi».

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mercoledì 19 Maggio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 9:36)

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Feo
Feo
2 anni fa

Ma questo rudere a chi appartiene?ci sarà un proprietario

giuseppe
giuseppe
2 anni fa

Perchè quel terreno recintato su via Nicola Bucci a 20 metri dal Corso cittadino? Erbacce, immondizia e ratti, l'olezzo a volte è nauseante

Mimì
Mimì
2 anni fa

Quel manufatto esiste da anni penso prima delle costruzioni adiacenti, si deve rintracciare il proprietario e farlo sistemare, se il manufatto non è stato demolito fino ad oggi avrà le carte in regola.

carlo mazzilli
carlo mazzilli
2 anni fa

situazioni da terzo mondo come queste ne è pieno il paese. non si riesce a costringere ai proprietari negligenti a mettere a posto queste situazioni. le amministrazioni, per paura o convenienza fanno finta di non vedere. risultato: una vergogna assoluta nel cuore anche economico del paese. p.s. non è una mancanza della presente amministrazione, che non ha avuto nemmeno il tempo di cominciare, figuriamoci se ha avuto il tempo di mancare, ma di decenni e decenni di passate mirabolanti onnipotenti amministrazioni …

Nico B
Nico B
2 anni fa

Perché avete rilasciato utorizzazioni a costruire ovunque( vedii la cementificazione della zona agricola introvabile in nessun paese limitrofo)? Quei suoli abbandonati oggi purtroppo non sono più ambiti e restano così