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Pronta l’ordinanza: da lunedì 26 la Puglia torna in zona arancione

La Redazione
Coronavirus
La nostra regione, a lungo in bilico, paga il rischio moderato e soprattutto un'incidenza a 231
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Sarà un'Italia tinta di giallo da lunedì 26. Sono 15 le regioni in zona gialla, secondo le ordinanze che firmerà in serata il ministro Roberto Speranza dopo la riunione di questa mattina della cabina di regia: si tratta di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Toscana, Umbria e Veneto. In pratica tutto il Centro Nord, a parte la Val d'Aosta. Quasi 50 milioni di italiani potranno quindi tornare al ristorante, al bar, al cinema, sempre rigorosamente fino alle 22.

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Il Sud, invece, è ancora indietro e paga il dazio di incidenze e soglie di rischio ancora alte.

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Le cinque regioni in arancione sono Basilicata (rischio moderato, incidenza settimanale 201 casi per centomila abitanti), Calabria (rischio alto, incidenza 152), Sicilia (rischio moderato, incidenza 175) Val d'Aosta (rischio moderato, incidenza 227) e Puglia, a lungo in bilico, che paga il rischio moderato e soprattutto un'incidenza a 231.

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Rimane in zona rossa solo la Sardegna, condannata ad almeno un'altra settimana di massime restrizioni: dapprima l'indicazione emersa era quella della "promozione" in arancione visti i numeri buoni dell'ultima settimana (con un Rt sceso sotto 1) ma alla fine hanno pesato i dati della settimana scorsa, quando l'indice di contagio era ben sopra la soglia critica di 1,25. Servono almeno 14 giorni con dati migliori per sperare nell'arancione: se ne riparlerà tra una settimana.

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Cosa si può fare in zona arancione. Possono entrare e uscire dai Comuni e dalle province tutti coloro che saranno muniti delle "certificazioni verdi Covid 19": quella di avvenuta vaccinazione o di guarigione, entrambe valide 6 mesi, o l'esito di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. È sempre consentito spostarsi per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonchè per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. È inoltre possibile, nel comune di residenza, andare a trovare una sola volta al giorno parenti e amici, in massimo 4 persone oltre ai minori conviventi. I negozi sono aperti mentre bar e ristoranti restano chiusi, possibile solo l'asporto o la consegna a domicilio. È possibile svolgere attività sportiva all'aperto in forma individuale ma non sono consentiti nè gli sport di contatto nè quelli di squadra.

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venerdì 23 Aprile 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 9:54)

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ALDO GRAMMATICA
Aeldus
3 anni fa

Si sono decisi
Speriamo le persone inizino a riandare nei negozi per ossigenare quei poveri cristi di negozianti chiusi perché quegli idioti che ci governano fanno stare aperti i tabaccai alimentari e elettricisti (con tutto il rispetto per queste categorie) ma chiusi chi vende i piatti.
Idioti, Incapaci, incompetenti ma così potenti che possono inginocchiare una nazione. Ahhhh se ci lasciassero votare, ma i vili non lo faranno fare per molto tempo… Ci si potrebbe infettare……

Ss
Ss
3 anni fa

Per richiudere quando?

Ernesto
Ernesto
3 anni fa

Ah….perché questa per voi e riapertura ? Avete capito che non potete fare nulla se non avete un motivo valido ?
O avete preso il covid? O siete vaccinati..?

Costantino
Costantino
3 anni fa

Commedia ridicola. Anzi buffa,gestita da buffoni.

Franco
Franco
3 anni fa

Quando torneremo normali? Non arancioni o gialli.