Cronaca

L’altra faccia del Covid: la sanità che funziona. «Salvi grazie alle cure dell’ospedale»

La Redazione
Pino Magno e Maria Grazia Fortunato
Il racconto di un uomo provato da questa tremenda esperienza. Un racconto destinato a infondere coraggio a chi ancora combatte in prima linea contro questo nemico subdolo che sta uccidendo le persone e ferendo la società
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«Ci sono passato, so cosa si prova. Lo abbiamo preso io e mia moglie. A parte i dolori, i "sintomi", come abbiamo imparato a chiamarli, quello che davvero ti mette ko è la paura. Non sai cosa fare, a chi affidarti, come provare a curarti. Non sai cosa ne sarà di te, se ce la farai o se, come successo a tanti altri, questo maledettissimo virus ti strapperà la vita. Quel bollettino, poi, ogni giorno un numero assurdo di vittime. E se domani anche io sarò un numero sul bollettino? Ore, giorni, di pura angoscia. Per te, ma anche per i tuoi cari. Per nostro figlio, nel nostro caso, che è anche lontano da noi».

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Comincia così una lettera aperta dell'imprenditore Pino Magno – andriese, residente a Trani e amministratore della NewAge di Corato – dopo il ricovero al Covid Hospital di Bisceglie. Il racconto di un uomo provato da questa tremenda esperienza. Un racconto destinato a infondere coraggio a chi ancora combatte in prima linea contro questo nemico subdolo che sta uccidendo le persone e ferendo la società.

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«Dopo una decina di giorni a casa – prosegue Magno – con i sintomi che non andavano via e che, anzi, peggioravano, un angelo custode ci ha convinti che il ricovero in ospedale sarebbe stata la strada migliore. Ospedale, una parola che mi ha sempre spaventato. In questo periodo, poi, con gente che ci entra e non sa se e come ne uscirà. Ci portano a Bisceglie, uno dei Covid Hospital di Puglia. È il 24 marzo. Ci dobbiamo affidare, non possiamo fare altro.

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Oggi, 13 aprile, a una settimana dalle dimissioni, posso dire che quel maledetto virus l'abbiamo sconfitto. Il peggio è passato, ora le cose vanno bene. Possiamo ritenerci fortunati o forse dovrei dire miracolati visto quello che succede ogni giorno intorno a noi. Tra le fortune c'è anche quella di essere finiti al Covid Hospital di Bisceglie. Siamo stati curati, accuditi, ma anche confortati e, perché no, coccolati. Medici, infermieri, operatori socio sanitari di eccezionale professionalità e grandissima umanità.

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La nostra sanità viene ogni giorno massacrata, per tante ragioni. Bisognerebbe ogni tanto però soffermarsi a parlare dei nostri operatori sanitari, gente straordinaria che ogni giorno salva vite. Ecco, nel bollettino giornaliero dovrebbe essere dato forse più spazio ai numeri delle persone salvate che ai morti. Forse affronteremmo questa sciagura con meno angoscia. E soprattutto daremmo il giusto merito ai nostri eroi. Credo che questa sia l'altra faccia del Covid. La scoperta, per tanti di noi, di una sanità che non conoscevamo. Ringrazio di cuore tutta l'equipe dell'ospedale di Bisceglie. Grazie per averci trattato come fossimo parte della vostra famiglia».

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martedì 13 Aprile 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:02)

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Domenico scavo
Domenico scavo
3 anni fa

E dura molto dura quello che ho passato io non lo auguro a nessuno sono andati via 40 giorni ma i più tremendi sono Stati 4 giorni. La gente vedo che è molto superficiale pensa alle feste, ai viaggi ma vi posso garantire che è un inferno.

Aldo Scaringella
Aldo Scaringella
3 anni fa

Pienamente condivisibile!

Cataldo Cusanno
Cataldo Cusanno
3 anni fa

Auguroni di vero cuore per aver superato brillantemente l',odissea covid

Maurizio Strippoli
Maurizio Strippoli
3 anni fa

Condivido con il Sig. Magno questa esperienza del covid avendola avuta (con molta paura) e combattuta prima a casa e poi nell'ospedale di Bisceglie e Canosa ricevendo cure e sostegno morale , umano , professionale da gente che lavora senza sosta . Ora sto bene Grazie a loro.GRAZIE

Felice Gataleta
Felice Gataleta
3 anni fa

Lieto di leggere i commenti di chi dopo aver passato giorni o settimane critiche ce l'ha fatta. Un forte abbraccio a tutti voi

ALDO GRAMMATICA
Aeldus
3 anni fa

Sicuramente io e mia moglie siamo stati fortunati. Il nostro medico ci ha consigliati di non andare in ospedale in quanto non abbiamo avuto problemi respiratori. Solo febbre, spossatezza e inappetenza, io. Spossatezza e leggera febbre mia moglie. Cura?
Dosi MASSICCE di vitamina “C” e “D” (massicce, non forti) antinfiammatori e un po di cortisone. No tachipirina perché il nostro medico ci ha sempre detto che la febbre è un arma del nostro corpo contro QUALUNQUE MALATTIA.
Fortunati, si e no. Di sicuro non abbiamo seguito i vari Galli, Burioni e tutte le star della. TV