Lo avevano annunciato nella manifestazione di sabato scorso e oggi hanno mantenuto la promessa: sono circa una sessantina i commercianti che questa mattina hanno alzato le saracinesche dei propri negozi – senza ovviamente lavorare – e hanno esposto cartelli di protesta contro le restrizioni e le chiusure decretate del governo in seguito alla pandemia.
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"Qui giace una partita Iva tradita dal Governo" si legge su un cartello. Poi ancora: "Abbandonati e uccisi dallo Stato", "L'uomo senza lavoro è niente" e "Caro Governo, non stiamo lavorando, stiamo pagando le tasse pur essendo non essenziale e non abbiamo più soldi per poter sopravvivere".
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«Quella delle partite Iva è una protesta a oltranza» hanno detto i commercianti che due giorni fa scono scesi in piazza per spiegare i motivi della protesta: dai ristori, esigui, che arrivano a singhiozzo, alle chiusure inique protratte nel tempo, fino ai pagamenti dei contributi statali che continuano ad arrivare.
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Ora voglio vedere i commenti di quelli che fanno i rigoristi con i soldi degli altri. Quelli che vogliono sempre maggiori restrizioni tanto la pensione gli arriva uguale.
A cosa sono serviti tutti questi giorni di chiusura per queste attività? Sono diminuiti i contagi? Niente affatto…vuol dire che i contagi si sviluppano altrove: nelle case e locali privati, fuori dai bar, nei pressi della villa comunale (dove si trova di tutto e di più), etc…
Per non parlare della chiusura delle scuole superiori: chiuse da mesi e mesi per evitare i contagi, ma i ragazzi si ritrovano lo stesso in gruppi e senza mascherina
MAH….
Ma si chiudiamo…. è poi i contagi salgono intanto la gente muore di fame
Brava Maria!! Tutte queste chiusure sono servite solo a buttare più sul lastrico queste persone, che da inizio pandemia chiedono aiuto, al quale chi siede sulle poltrone ,ha fatto orecchie da mercante!
VERGOGNA
Piena solidarietà a commercianti, artigiani, partite Iva rovinati da governanti incapaci, ai quali arriva regolarmente lo stipendio a fine mese
Nel nostro piccolo, non compriamo dalle multinazionali (Amazon), non compriamo cibi che vengano consegnati da multinazionali (Deliveroo e simili), compriamo da commercianti nostri concittadini. Compriamo libri dalle nostre edicole, alimentiamo l'economia locale. Rendiamo la vita difficile a chi prenderà mazzette per regalare l'Italia alle economie straniere e delinquenziali