Nonostante le chiusure e le ingenti spese affrontate per l'adeguamento alle norme anti covid, il settore degli estetisti e dei gestori di centri estetici e benessere è escluso dai ristori previsti dallo Stato. La categoria, inoltre, è costretta a subire la concorrenza sleale di chi viola ogni legge praticando lavoro nero.
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Per questo motivo, stamane una delegazione di rappresentanti del settore ha incontrato il sindaco De Benedittis a Palazzo di città. Il primo cittadino si è reso «disponibile a sostenere le loro richieste nei confronti del sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, che è anche presidente nazionale Anci, affinché la loro problematica sia portata all’attenzione nei confronti del Governo e chiede che la categoria sia considerata fra gli operatori a maggior rischio, ai fini della priorità nelle tempistiche per la vaccinazione così da favorirne la veloce ripartenza».
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Bisognerebbe dirlo
A chi fa’entrate in casa parrucchiere ed estetiste,che violano ovviamente il dpcm,e
Non pagano le tasse!Multiamo anche
Questa gente. Che favorisce il lavoro nero!
Guardate che questo è un problema che sta da molto tempo, ora come l’anno scorso si è amplificato e un problema che non si è mai voluto affrontare. Ora ci chiudono i nostri locali pensando che siamo noi e i negozi di abbigliamento i possibili contagianti, non è così perché stiamo chiusi e i contagi sono uguali , e allora dico perché non chiudere anche le profumerie e articoli per parrucchieri? Almeno non possono andare a prendere il materiale che serve per andare in casa.
Ma tanto se non potete uscire chi vi deve vedere????