Cultura

Ecco “The Cure”, la mostra d’arte diffusa che “vivrà” nelle vetrine delle farmacie coratine

La Redazione
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Ecco "The Cure"
Cinque farmacie, 1 parafarmacia, 7 ledwalls, 6 curatori, 7 artisti e 7 interventi di videoarte, per cercare una "cura" contro gli effetti della pandemia
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Una mostra diffusa nella città di Corato: 5 farmacie, 1 parafarmacia, 7 ledwalls, 6 curatori, 7 artisti e 7 interventi di videoarte, per cercare una “cura” contro gli effetti della pandemia. The Cure è un progetto promosso dalla CoArt Gallery, per rileggere spazi e modalità, oltre le chiusure, oltre le limitazioni ed il silenzio, attraverso la propensione comunicativa dell’arte contemporanea. Il progetto, curato da Alexander Larrarte, sarà fruibile dal 20 al 28 marzo. 

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«Abbiamo visto come musei, curatori e artisti si siano mossi su dinamiche online, – spiega Larrarte – cercando di essere sempre presenti. In questo caso noi torniamo ad essere presenti sul territorio. Cosa che abbiamo già fatto con la CoArt Gallery, con un percorso molto lungo, cercando di contaminare spazi e ambienti e offrire modalità diverse di fruire l'arte».

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«Il senso di questo progetto – racconta l'architetto Esther Tattoli – è particolarmente forte in un momento come questo. Prendersi cura del corpo ma anche dell’anima, dello spirito dell’uomo. L’arte, la cultura hanno un ruolo fondamentale da questo punto di vista. In questo momento gli spazi dell’arte sono chiusi, gli spazi della cultura sono negati e quindi l’arte esce dai suoi spazi e si ritrova in questi luoghi che di fatto non hanno mai chiuso. I luoghi come le farmacie, dove la gente comune va per cercare conforto e la cura del proprio corpo ma ritroverà quella per il proprio spirito».

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A rappresentare i farmacisti coratini il dottor Maurizio Tedone, fiduciario della categoria presso l'ordine interprovinciale di Bari e Bat, dal quale la mostra ha ricevuto il patrocinio. «Abbiamo voluto dare spazio a un evento di questo tipo – commenta – per dare risalto a quelle categorie che dall’inizio della pandemia sono state un po’ dimenticate.  Visto che le nostre vetrine sono vetrine sempre aperte abbiamo pensato di donare loro uno spazio una visibilità rivolta alla città. I coratini che avranno la possibilità di passare avranno modo di apprezzare dall’esterno le opere di tanti artisti di fama rinomata. Siamo felici di concedere la presenza all’assenza, l’assenza di spazi dedicati alla cultura».

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«Ringraziamo per aver accolto questo progetto tutti i farmacisti di Corato – dice Alexander Larrarte – che con grande entusiasmo hanno dedicato attenzione e premura alla nostra richiesta. Devo ringraziare, per il grande lavoro fatto insieme, i curatori Giusy Caroppo, Carmelo Cipriani, Azzurra Immediato, Laura Tota, Giuliana Benassi. Mi hanno aiutato nel costruire questo percorso, questo progetto zero di una mostra che potrebbe diventare itinerante nel tempo. Assieme abbiamo selezionato sette artisti: Anuar Arebi, Maria Pizzi, Valeria Secchi, Gregorio Sgarra, Locuratolo, Mat Toan, Emanuele Dainotti. Un grazie anche ai tanti che hanno potuto rendere questo progetto reale, concreto e dare forma ad un’idea: il LiveNetwork, lo Stradone, Apulia Center for Art and Technology, lo studio Esther Tattoli architetto».

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mercoledì 17 Marzo 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:24)

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Greg.
Greg.
3 anni fa

L'arte ristabilisce – per usare le parole di De Botton – la “normalità del dolore”. E lo fa parlando al cuore e alle emozioni dello spettatore che la osserva, senza filtri, senza paura, l'arte ci ricorda come il dolore sia parte della condizione umana. L'arte combatte il falso ottimismo che ci viene venduto dalla società dei consumi di massa.
Grazie Alessandro per questo dolcissimo gesto…

Ss
Ss
3 anni fa

Belle parole Greg.e bellissima iniziativa.Grazie Dottori e grazie ai curatori di questo modo di colmare i vuoti che questa brutta situazione ci sta’ causando.