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Giornata mondiale fauna selvatica, le guide del Parco raccontano le specie dell’alta Murgia

La Redazione
Una volpe nel Parco dell'alta Murgia
​Le venti guide ufficiali del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, con il direttivo del Parco Nazionale, celebrano questa giornata attraverso una iniziativa realizzata in collaborazione con il LiveNetwork
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Oggi, 3 marzo, si celebra in tutto il mondo il World Wildlife Day, la giornata dedicata dall'Onu alla fauna selvatica. Quest'anno il tema lanciato dalle Nazioni Unite è “Il futuro delle specie selvatiche è nelle nostre mani”. Le venti guide ufficiali del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con il direttivo del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, celebrano questa giornata attraverso una iniziativa realizzata in collaborazione con il LiveNetwork.

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Su molti portali Live delle città in provincia di Bari e BAT, oggi viene pubblicato il “ritratto” di una specie selvatica del Parco (corredato di una scheda descrittiva e di una foto) a cura delle guide. I Comuni coinvolti sono Acquaviva delle Fonti, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Molfetta, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Terlizzi e Trani.

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Le guide si erano già messe in gioco con il racconto del Parco nella collettanea "Frammenti di Murgia", edito da Secop nel 2020. L’invito che il LiveNetwork, insieme alle guide, rivolge ai lettori è quello di «leggere tutte queste narrazioni che restituiscono la bellezza e l’unicità di ogni esemplare. La speranza è che si rafforzi in ognuno di noi la volontà di approcciarci alla natura con curiosità e stupore. Il monito è a tutelare queste specie evitando tutti quei comportamenti irresponsabili (dettati spesso dalla non conoscenza) che mettono a rischio la fragilità dell’ecosistema murgiano e di tutti gli habitat».

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Il ritratto della volpe (a cura della guida Giusi Muraglia)

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La volpe (Vulpes vulpes, Linnaeus 1758) è stata da sempre protagonista di favole e fiabe sin dai tempi di Esopo come incarnazione dell’astuzia, della scaltrezza e della furbizia. Perché siamo qui a parlarne? Perché: «C’era una volta una volpe rossa, o semplicemente volpe, che vagava tranquilla nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Le piaceva girovagare nei boschi, nelle pinete, nei pascoli arbustivi ma soprattutto nelle aree poste a coltura».  Sarà capitato alla maggior parte di noi di vedere questo furbetto mammifero dal colore rossiccio ma dalla gola, ventre ed estremità della coda bianche, attraversare fugacemente le nostre strade e particolarmente di notte, nelle aree dove è evidente la presenza dell’uomo e di luce artificiale. Le volpi sono, infatti, animali crepuscolari e notturni; per queste ragioni sono attive più di notte che di giorno. Durante il periodo dello svezzamento dei cuccioli e nelle zone dove non viene disturbata è attiva anche di giorno.

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Distinguiamo subito la sua coda lunga e folta, il muso allungato e le orecchie triangolari saltare con agilità i nostri meravigliosi muretti a secco per raggiungere tane, rovi, pagliai e case abbandonate. Essa appartiene alla famiglia dei Canidi. Nonostante sia classificato come carnivoro, la volpe è un animale onnivoro nonché grande opportunista. È ghiotta di una grande varietà di specie: invertebrati, piccoli mammiferi, uccelli, uova, anfibi e rettili. Tra i vegetali particolarmente graditi ci sono i frutti di bosco e altri tipi di frutta caduta dagli alberi. È possibile osservare, nella nostra Murgia, aggirarsi esemplari in solitaria anche se generalmente vivono in coppia, con i cuccioli. Vi è mai capitato di ascoltare il loro verso? Se no, vi consiglio di prendervi un po’ di tempo e osservarle con attenzione in quanto i membri della famiglia comunicano tra loro attraverso il linguaggio del corpo e l'emissione di suoni differenti; posseggono, infatti, una vasta gamma di vocalizzazioni utilizzate in base alle situazioni più specifiche. Attenzione però a non avvicinarvi troppo poiché la volpe è una specie conflittuale in natura. 

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Di particolare rilievo è la sua tecnica predatoria: anziché lanciarsi sull'obiettivo, spicca un balzo in aria con un angolo di 40°, riuscendo a coprire distanze di 5 metri, e ricade esattamente con le zampe anteriori sopra la sua preda. La sua furbizia si manifesta anche nella consuetudine di fare scorta di cibo nei periodi di abbondanza, seppellendolo in tante piccole buche di 5-10 cm. Buche che sicuramente avrete incontrato durante le passeggiate all’interno del Parco… magari accompagnati proprio da una delle venti guide ufficiali.

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Giusi Muraglia (Trani, 1988), storica dell’arte formatasi presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, guida e accompagnatrice turistica della regione Puglia regolarmente iscritta all’albo dal 2013, group leader nell’ambito dei programmi Itaca Inps all’estero, docente esperto e formatore. Ha lavorato nel sito Unesco di Castel del Monte. Svolge attività educative e laboratoriali, di valorizzazione e promozione del territorio in collaborazione con il Comune di Andria, la Pro loco di Andria, associazioni culturali e tour operator del territorio. Email: giusi88.gm@libero.it .

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mercoledì 3 Marzo 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:32)

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