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Campagna olearia, Loiodice: «Al ribasso quantità e quotazione ma buona qualità. Occhio alla xylella»

La Redazione
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L'intervista a Tommaso Loiodice
Antiche problematiche e scenari futuri che potrebbero essere allarmanti, legati soprattutto all'avanzare della xylella nel Barese
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La campagna olearia è partita già da un pezzo e ne abbiamo approfittato per fare un primo bilancio con Tommaso Loiodice, presidente Unapol (Unione Nazionale Produttori Olivicoli) che ha evidenziato antiche problematiche e scenari futuri che potrebbero essere allarmanti, legati soprattutto all’avanzare della xylella nel Barese.

«Quella del 2020 – esordisce Loiodice – è una campagna olearia non felice sotto il punto di vista della quantità, con un calo produttivo del 40% dovuto soprattutto alla gelata e, quindi, al rinnovato alternarsi di stagioni di carico e stagioni di scarico. Ottima, invece, la qualità».

«Un altro problema – spiega il presidente dell’Unapol – è legato alla quotazione del prodotto: eravamo partiti da circa 60-70 euro a quintale di olive, il prezzo sta scendendo anche di dieci euro. I nostri agricoltori devono capire che non si vendono le olive ma dobbiamo vendere olio».

Infine Loiodice pone l’accento sull’avanzare della xylella. «In tempi non sospetti dicevo che non era solo una questione leccese e noi baresi non possiamo distrarci. Ormai è alle porte, nuovi focolai sono stati scoperti nella fascia di rispetto a noi prossima. A Monopoli c’è la xylella».

martedì 10 Novembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 18:26)

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