Politica

Tra il voto dimenticato e una giunta assente: quest’estate coratina sembra una Quaresima

Vincenzo Pastore
Sala Giunta
Le voci si susseguono, il consiglio comunale di lunedì incombe, ma della squadra di governo non c'è traccia
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Più che l’estate sembra una quaresima. E non per le temperature meno torride di questi ultimi giorni. Quaranta giorni esatti sono trascorsi dalla vittoria di Pasquale D’Introno nel ballottaggio contro Claudio Amorese. Sei settimane dal 9 giugno, quasi due mesi dal primo turno, praticamente centinaia di giorni dalla campagna elettorale e dai fiumi di parole, di santini, di campagne social. Eppure sembra che il voto sia stato una parentesi tra un immobilismo e l’altro. Tra un commissario prefettizio e un nuovo stallo amministrativo.

Ciononostante il mondo in questo mese e mezzo è andato avanti. Abbiamo una nuova presidente della Commissione europea. La Sea Watch, tra tante polemiche, è sbarcata a Lampedusa. La Juventus ha trovato il suo allenatore. A Corato, invece, tutto apparentemente tace. La giunta D’Introno è un feto che sembra non voler essere uscire dalla pancia del neo sindaco. La proclamazione a luci spente è sembrata quasi un presagio dell’anonimato. Certo il primo cittadino non manca di informarci di quanto stia lavorando intensamente per riallacciare i nodi della gestione cittadina. Ma sembra più ordinaria amministrazione che programmazione a lunga durata.

Anche perché un sindaco non può certo governare da solo. L’assolutismo, almeno sulla carta, non appartiene alla democrazia del nostro Paese. Chi è stato eletto alla guida di una comunità non può fare a meno di una squadra al suo fianco. Invece Corato sembra ostaggio della solita litania che la accompagna dalla prima alla seconda Repubblica e chissà, fino alla terza e oltre. Così torniamo a masticare, anche nel linguaggio, un vocabolario ormai vecchio e fuori dal nostro tempo ma che sembra aver resistito al fascino di google e dei motori di ricerca. Sono tornati i caminetti (riunioni di partito), i veti incrociati (“quel politico no, non può entrare in giunta”), il leggendario manuale Cencelli (che nessuno ha mai letto, ma che tutti applicano). E che almeno a Massimiliano, ex pontiere democristiano, vadano i riconosciuti i sacrosanti diritti d’autore.

Quaranta giorni, ci dice il Vangelo, Cristo è stato nel deserto per resistere alle tentazioni. Non sappiamo se il sindaco D’Introno abbia intenzione di recarsi sulla Murgia per trovare l’ispirazione. Ma di certo l’uomo solo al comando non può fargli bene. Non sarebbe l’immagine desiderata presentarsi lunedì in consiglio comunale avendo il deserto attorno a sé tra i banchi di giunta. E non ci sarà (questa è una certezza) neanche il suo avversario del 9 giugno visto che Claudio Amorese ha preferito fare un passo indietro dopo la sconfitta. O tutto o niente.

Nel 2014 Massimo Mazzilli impiegò 38 giorni dalle elezioni per annunciare la sua giunta. A Renato Bucci, un anno prima, bastarono tre settimane. Venticinque giorni occorsero a Gino Perrone nel 2008 per trovare la quadra.

Il paese, tuttavia, sembra essersi abituato a un anno (quasi) di stagnazione. I coratini sono al mare, dell’opposizione non c’è traccia, San Cataldo comunque vada si farà. È una quaresima che sembra interessare a pochi. Otto secoli fa, tra il 1268 e il 1271, ci vollero 1006 giorni per eleggere papa Gregorio X in conclave. Qui il pontefice c’è, sono i cardinali a mancare. Che strana questa estate coratina.

venerdì 19 Luglio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 16:26)

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Lucrezia scaringella
Lucrezia scaringella
4 anni fa

Vorrei rettificare che della opposizione c'è traccia…… Corrado De benedittis è sopravvissuto.

Mario 62
Mario 62
4 anni fa

Perché cosa vi aspettavate? Era risaputo tutto questo stanno sistemando il puzzle e chi si è presentato a montare un puzzle sa benissimo che ci sono dei pezzi che sembrano uguali ma in quel posto non va’ . Passerà la quaresima con tutta la settimana santa e poi vedremo che insalata ci presenteranno.

Ant
Ant
4 anni fa

Di questo passo non credo che si darà il via alle opere relative al PRUACS del RIONE BELVEDERE, ORMAI RIMANDATO DA ANNI, ANNI IN CUI CHI CI ABITA SENZA DIRITTO ASSUME SEMPRE PIÙ L'ATTEGGIAMENTO DI PROPRIETARIO.
SINDACO PARTIAMO SÌ O NO…..