La videointervista

Frankie Hi-Nrg: «Andate a votare e lasciate la vostra traccia»

La Redazione
close
Frankie Hi-Nrg: «Andate a votare e lasciate la vostra traccia»
Ieri sera a SonicArt il rapper ha presentato il libro "Faccio la mia cosa" nel quale racconta la sua storia che s'intreccia con le radici di un genere musicale che ha cambiato il mondo
1 commento 1896

«Odio le schede bianche, lasciamo le nostre tracce, scriviamo le nostre motivazioni. Uscite di casa e recatevi al seggio». La risposta alla nostra domanda sul valore del voto, a pochi giorni dal ballottaggio è di Frankie Hi-Nrg Mc, al secolo Francesco Di Gesù, protagonista della musica rap degli anni novanta.

Spesso nei suoi brani si parla di politica come in “Rap lamento”, affresco della politica italiana alla metà degli anni duemila. Sono passati 22 anni da “Quelli che benpensano”, 26 da “Fight da Faida”, il primo grande successo che proiettò Frankie Hi-Nrg nella scena rap italiana, con tanto di firma con la major BMG. Oggi, qualche capello grigio in più e gli immancabili Wayfarer sul naso, il rapper racconta la sua storia che s’intreccia con le radici di un genere musicale che ha cambiato il mondo.

Lo fa attraverso le pagine di “Faccio la mia cosa”, libro edito da Mondadori e presentato ieri a SonicArt, nel quale l’artista nato a Torino ma vissuto a Caserta traccia la parabola del hip hop, dal black out di New York del ’77 che diede il via ad una delle più importanti rivoluzioni musicali del diciannovesimo secolo.

Il “flow” di Frankie Hi-Nrg ha raggiunto la giovane platea con due grandi messaggi: «Fate la vostra cosa» e «Recuperate il rapporto col passato, con la storia». In mezzo i ricordi personali legati agli inizi, quando in Italia il genere cominciava ad affermarsi, ispirandosi a quello che succedeva oltreoceano. Il modo in cui è cambiata la fruizione della musica e, di conseguenza, la musica stessa.

La decima edizione di “Libri in scena” di SonicArt continuerà a luglio, il 2, con Yuri Gordon Sterrore. Il 5 toccherà a Giancarlo Di Cataldo, il 6 a Simona Sparaco e il 12 chiude Claudia Francini.

venerdì 7 Giugno 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:24)

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Votare è un dovere, ma deve essere conseguenza di altri due, ben più importanti doveri: meritarsi il voto; avere un minimo di conoscenza e coscienza su ciò che, come elettore, si sta per compiere. Non aver fatto, come candidato, ancora alcunché di valutabile, riusare un simbolo già cancellato da Tangentopoli o far nascere altri due partiti, partendo dalle disgrazie di una persona, ciò è un merito? Il ragazzotto diciottenne che conosce solo come funziona il suo telefonino, o la signora drogata delle peggiori porcherie che la tv trasmette, danno valore al voto? Una differenza l'avrebbe sancita la rinuncia allo stipendio di sindaco (altrove è avvenuto): senza questa moralmente eccelsa discriminante, come si fa a scegliere?