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In piazza Buonarroti tornano pupi e marionette. La dedica è a Mariangela Mosca

La Redazione
Uno spettacolo di pupi a filo
Mariangela Mosca - prima presidente di "Un cantiere in comune", prematuramente scomparsa - fu la voce femminile fissa del teatro "Rinaldo in campo" da cui pupi e marionette sono tratti
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“Rete attiva”, la rete di associazioni nata a Corato nel 2013, presenta un’altra serie di iniziative all’interno del progetto “Attivamente_idee in piazza”.

Venerdì 4 marzo alle 18.30 sarà inaugurata una mostra a carattere diffuso di pupi e marionette in quella che un tempo fu “la piazza delle marionette” – piazza Buonarroti – esattamente ai numeri civici 7, 17 e 20 e al numero 4 dell’adiacente piazza Savoia.

La mostra, visitabile dal 4 all’8 marzo dalle 18.30 alle 21 (info al num. 349.8054740) è dedicata a Mariangela Mosca, che fu la voce femminile fissa del teatro “Rinaldo in campo” da cui pupi e marionette sono tratti. La città ha conosciuto Mariangela Mosca anche come prima presidente del movimento "Un cantiere in comune".

“Voci di donne” 
E' il titolo della minirassegna cinematografica che inizierà al Cinema Alfieri il 7 marzo alle 21 con “We want sex”. Il film successivo è in programma per il 21 marzo alle 21 con “The help”. Il 4 aprile alle 21 sarà la volta di “Fiori d’acciaio”.

Infine, per iniziativa di Cicres e Arca, i pupi dopo 40 anni tornano al Teatro Comunale il 19 marzo alle 20 con lo spettacolo “Guerin Meschino” (info al num. 393 8282564). Lo spettacolo è a cura di Aldo Mosca e suoi sono i pupi e dello Spettacolo Teatrale e della Mostra. Le foto, che corredano la Mostra, sono di Domenico Messa.

Dall’opuscolo “Piazza Buonarroti e il teatro delle marionette”
«Una rete di Associazioni, una piazza cittadina, una memoria storica condivisa: sono questi i protagonisti della storia la cui origine e i cui sviluppi vengono narrati in questo opuscolo.

Rete Attiva, piazza Buonarroti, teatro delle marionette i loro nomi in un intrecciarsi di impegno civile e culturale, di nostalgie e ricordi alla ricerca di un genius loci, che offra spunti di consapevolezza identitaria, su cui fondare una partecipazione collettiva sempre più convinta e convincente.

Riscoperta di relazioni umane intense e dialettiche, riappropriazione di spazi comunitari come luoghi di incontro e scambio all’interno dei quali conoscere per ri-conoscersi in processi di piena maturazione civica: obiettivi ambiziosi, ma fortemente sentiti per una sorta di dovere etico nei confronti di ciò che rischia di connotarsi sempre più come “periferia” non solo metaforica.

Ecco quindi l’idea di una mostra a carattere diffuso di alcuni preziosi elementi tratti dal ricco e variegato patrimonio di pupi e marionette creato negli anni dalla passione di Aldo Mosca, che del primo teatro delle marionette a Corato, cioè quello degli Immesi, fu prima fruitore e poi degnissimo emulatore».

martedì 1 Marzo 2016

(modifica il 24 Luglio 2022, 13:00)

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