Cultura

Gli studenti dell’artistico ai “Dialoghi di Trani” con Antonio Catalano

La Redazione
Il liceo artistico di Corato
Domattina alle 9 presso l'auditorium e lo spazio esterno della scuola, Catalano incontrerà gli studentie realizzerà performance sul riuso di materiale di risulta
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Si metteranno in marcia da Corato i trenta allievi del liceo artistico "Federico II" di Corato che parteciperanno all’impresa dell’artista astigiano Antonio Catalano, invitato nell’ambito de I Dialoghi di Trani a condurre un cantiere d’arte sul litorale della città. 

Gli studenti saranno parte significativa di una massiccia squadra di partecipanti che ha aderito all’invito della ditta Manzi Marmi la quale, con Linea d’Onda, ha voluto fiancheggiare la storica rassegna tranese, questa volta dedicata al verbo Generare.

Domattina alle 9 presso l'auditorium e lo spazio esterno della scuola, Catalano incontrerà gli studenti – impegnati già dal 23 settembre nelle attività pomeridiane dei Dialoghi di Trani – e realizzerà performance sul riuso di materiale di risulta

Antonio Catalano è un inventore di mondi. Partendo dal teatro è approdato a quelle che abitualmente vengono chiamate arti visive e che nel suo caso si definiscono come universi sensibili. Dagli anni settanta figura di spicco nel panorama del nuovo teatro italiano con il Mago Povero, Catalano ha collaborato con Leo De Berardinis, Judih Malina, per lasciare la scena nel ‘99, scegliendo un percorso d’arte povera che debutta con i suoi “Armadi sensibili” alla Biennale di Venezia.

Strettissimo il rapporto con la natura, ma anche con quanto la corrompe. Inventa Tane, Cabine da mare, Macchine sonore, Padiglioni delle meraviglie, Giostre; dipinge Cappelle dei meravigliati e consolida collaborazioni con istituzioni prestigiose: dal Piccolo di Milano al Teatro delle Briciole di Parma, dalla Bildungsdirektion des Kantons di Zurigo Zürich al Festival Teatralia di

Madrid, da la Villette di Parigi, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Del 2010, l’incontro con l’oasi naturalistica di Torre Guaceto, dove nasce il primo Popolo del Mare. Si parte da quanto il mare lascia sul bagnasciuga: resti naturali, scarti di varia umanità, sassi, legni; ma anche tracce immateriali, suoni, segni, storie raccontate dalla voce delle onde. Scegliere, raccogliere, trasformare, interpretare, dar corpo e vita a questi elementi, perché possano farsi tribù, parte di un popolo immaginario: esercito pacifico di testimoni del nostro tempo.

Così, per cinque giorni, il cantiere sarà ospite del Lido Matinelle dove, pian piano, prenderà corpo il Popolo, “atteso” all’alba di domenica 27, dalle voci delle Faraualla e poi salutato al tramonto dal piano solo di Mirko Signorile. La partecipazione al laboratorio è gratuita, le iscrizioni si possono ancora effettuare telefonando o scrivendo: 366.9214306 – g.degregorio@manzimarmi.com.

venerdì 25 Settembre 2015

(modifica il 25 Luglio 2022, 0:05)

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