Politica

L’Asipu diventa una srl. Ma è ancora polemica sulla “società mista”

Vincenzo Pastore
Lo ha deciso il Consiglio comunale di ieri. Via libera anche alla surroga del consigliere dimissionario Savino Arbore (Pdl) con Marcello Simone, primo dei non eletti
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Via libera alla costituzione dell’Asipu in Srl assieme alla surroga del consigliere dimissionario Savino Arbore (Pdl) con Marcello Simone, primo dei non eletti.

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Sono queste le principali novità del Consiglio Comunale andato in scena nella serata di ieri. Al centro del dibattito anche la nuova "società mista" di riscossione tributi che nei giorni scorsi aveva di fatto provocato le dimissioni di Arbore.
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rnCon la consueta ora accademica di ritardo, i lavori dell’assise sono stati inizialmente dedicati ai lunghi preliminari di seduta.

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Cataldo Mazzilli (Io Sud) ha subito messo sul piatto la questione della “società mista” di riscossione dei tributi comunali: ha posto interrogativi sull’insediamento del Cda al completo e sulle procedure per l’assunzione del personale.

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Ha chiesto anche chiarimenti in merito alla durata normativa prevista prima della riesumazione delle salme (20 o 30 anni) e alla situazione di un compattatore di proprietà dell’Asipu in riparazione presso Taranto. Mazzilli ha sottolineato, infine, l’assenza di strisce pedonali su Via Don Minzoni, pungolando l’aula a una gestione più oculata della vita pubblica.
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rnLuigi Musci (gruppo misto) ha dichiarato, a nome anche di Nesta (anch’egli del gruppo misto), l’adesione al Movimento Politico Schittulli.

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Tommaso Loiodice, capogruppo del Pd, ha stigmatizzato la mancata ufficializzazione in apertura del Consiglio della nascita della società mista definita «una spartizione di potere e poltrone». Ha espresso critiche sulla metodologia utilizzata nel processo di nomina del Cda avvenuto «senza bandi pubblici, senza che i cittadini presentassero i loro curricula» pretendendo maggiore trasparenza.

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Loiodice ha polemizzato anche con la scelta, in tempi di ristrettezza economica, di individuare cinque membri nel Consiglio d’Amministrazione alla luce delle indicazioni dello statuto (da un minimo di 3 a un massimo di 5)

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«Siamo esautorati da qualsiasi decisione nel merito» ha accusato. Anch’egli ha sollevato la questione cimitero, relativamente a un decreto ingiuntivo su dei lavori di risanamento e sull’ampliamento di una recinzione poco sorvegliata. Loiodice ha poi auspicato che il GAL (Gruppo di Azione Locale) possa essere uno strumento di rilancio dell’economia locale e non una risorsa per pochi. Infine, ha biasimato l’assenza continua di un Piano Urbano del Traffico.
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rnNon si è fatta attendere la replica di Pasquale Pomodoro, capogruppo del Pdl, che ha puntualizzato l’osservanza delle scelte prese con lo statuto della società a partecipazione pubblica e privata. «Abbiamo premiato la competenza dei professionisti in possesso dei requisiti richiesti» ha rimarcato Pomodoro.
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rn«Alibi discutibili» li ha definiti Francesco Mazzilli (Pd) che ha posto l’accento sul mancato rispetto dell’articolo 38 dello statuto consiliare ad opera del Sindaco Perrone in merito alla "disciplina della fattispecie con comunicazione all’assise". Ha definito poi «ad orologeria» la segnaletica orizzontale ultimata a quattro giorni dal Consiglio in via Castel Del Monte, rimastane priva per tutta l’estate.

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Mazzilli poi ha sollecitato lavori di manutenzione in Via San Magno, ha denunciato i mancati attraversamenti pedonali in Via Gravina reclamando una più frequente pulizia delle strade, in particolare di Piazza Di Vagno. Delucidazioni sono state infine richieste a riguardo del "Piano Casa" e degli assegni di prima dote.
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rnLuigi Patruno (Pdl) è tornato sulla dibattuta società mista in cui vi sarebbe stata «la massima lottizzazione delle nomine, un fatto ormai notorio», ribadendo la necessità di trasparenza attraverso una norma statutaria che preveda l’assunzione del personale solo per concorso pubblico.

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Patruno, inoltre, ha interpellato la Giunta sull’eventuale natura permanente del presidio dei Vigili del Fuoco e sul costo delle recenti notti bianche (La Ghironda e la Festa del Borgo Antico ndr), lanciando la proposta di un regolamento che stabilisca i criteri di erogazione dei contributi alle associazioni culturali. Riferendosi alle minoranze, Patruno ne ha evidenziato «il grande silenzio» sul ritardo della relazione del Difensore Civico che sarebbe dovuta arrivata a Marzo.
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rn«Non è mica l’opposizione che deve fare la relazione» gli ha controbattuto Loiodice.
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rnFrancesco Edmondo Stolfa (Pd) ha riproposto il tema di Via Alemanni da cui attende da tempo una relazione dell’Amministrazione. Stolfa ha posto l’accento sulla carenza di organico a livello dirigenziale cui si sarebbe potuto rimediare con «una soluzione temporanea all’interno degli uffici».
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rn«Grazie del suggerimento» ha così replicato sarcasticamente a microfoni spenti il Sindaco Luigi Perrone che ha poi preso la parola per le delucidazioni richieste. Il primo cittadino ha esordito spiegando che l’organico della società mista non è stato ancora definito. Quando poi ha citato il nome del Presidente della società, l’opposizione si è levata in un coro unanime: «Ma chi è il presidente?».

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«E’ l’avvocato Sergio Lagrasta, l’ha scritto la stampa» ha risposto Perrone. «E noi dobbiamo saperlo dalla stampa?» ha controreplicato la minoranza.
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rnIl Sindaco ha poi indicato in venti gli anni previsti dalla legge per la riesumazione delle salme. A proposito della segnaletica orizzontale egli ha chiamato in causa il periodo di austerità nelle spese richiesto in questo periodo agli enti locali, con i Sindaci in prima fila nella protesta per i ripetuti tagli contenuti nella Manovra.

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«I lavori si fanno quando si paga, stiamo centellinando i pagamenti, viviamo alla giornata» ha così sentenziato. Ha poi promesso una rapida attivazione per il compattatore dell’Asipu.

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Rivolgendosi a Loiodice, Perrone ha rivendicato i meriti del GAL Castel Del Monte, individuato dal governo regionale come coordinatore nella Fiera Del Levante; ha poi assicurato la permanenza del presidio dei Vigili Del Fuoco e l’avvenuta consegna della relazione del Difensore Civico.
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rn«Il nostro "Piano Casa" ha fatto da apripista in Regione» ha rimarcato riferendosi a Francesco Mazzilli. L’ing. Amorese, dirigente dell’Ufficio Tecnico, ha illustrato a Stolfa la distribuzione dei finanziamenti per Via Alemanni: 169mila euro circa sono stati stanziati in anticipo dal Comune. Di questi, 112mila euro sono stati poi accollati dalla Prefettura di Bari per un’effettiva spesa comunale di circa 57mila euro destinati alle famiglie vittime del crollo.
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rnFranco Caputo, Assessore alla Pubblica Istruzione, ha attribuito ad un ritardo della Regione la mancata liquidazione degli assegni di prima dote.
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rnSi è poi passati alla discussione dei punti all’ordine del giorno. È stata approvata all’unanimità la surroga del dimissionario Savino Arbore (Pdl) con Marcello Simone, primo dei non eletti del partito di maggioranza.

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«Sono per la dialettica, il dialogo ed il confronto» ha così debuttato Simone che ha ricevuto i canonici auguri di buon lavoro dai capigruppo Pomodoro, Maldera (La Puglia Prima di Tutto), Rigoletto (SeL), Vernice (Rinnovamento Corato) e dal Presidente del Consiglio Tarantini. Non sono mancati anche i numerosi attestati di stima a Savino Arbore, assente in aula.
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rnIl secondo punto ha disposto la modifica delle Commissioni Consiliari Permanenti in virtù delle ultime variazioni avvenute nei Gruppi: Nesta (Misto) è stato assegnato alle Commissioni Affari Generali, Pubblica Istruzione, Affari Istituzionali e Attività Produttive; Musci (Misto) alle Commissioni Urbanistica, Coesione Sociale e Sicurezza; Simone (Pdl) alla Commissione Coesione Sociale; Menduni, Capuano e Maldera (tutti della Puglia Prima di Tutto) rispettivamente alle Commissioni Cultura, Affari Generali e Urbanistica.
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rnApprovato all’unanimità il terzo punto
sull’approvazione degli elenchi definitivi, e relative perimetrazioni, riguardante il censimento tramite catasto dei soprassuoli già percorsi dal fuoco.
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rnDisco verde unanime per la trasformazione dell’Asipu in Srl, propedeutica all’ingresso in un nuovo consorzio che prevede anche la partecipazione di Molfetta, Terlizzi e Ruvo. Un provvedimento che ha subito diversi emendamenti durante la discussione, sia per la delibera specifica che per lo statuto della nuova società.
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rnLe modifiche alla delibera sono state, in gran parte su proposta di Stolfa (Pd): al punto numero 4 sulla valutazione dei beni dell’Asipu; al punto numero 5 sulla nomina dei componenti della società da parte del Sindaco previo avviso pubblico; al punto numero 6 sulle competenze richieste. Bocciato a maggioranza l’emendamento al punto numero 8bis relativa alla proposta di impegnare la società all’iscrizione presso un’associazione di categoria.
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rnLo statuto, invece, è stato così emendato: l’articolo 15 è stato modificato nel numero dei membri della società, da 3 a un massimo di 5 anziché da 5 a un massimo di 11; l’articolo 33 conferisce la possibilità diretta per i Consiglieri Comunali di ottenere gli atti societari, senza alcuna delega, su proposta di Cataldo Mazzilli (Io Sud).
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rnI Sindacati di categoria, in una missiva inviata all’aula, hanno espresso preoccupazioni per la continuità dell’applicazione del contratto. Per tale motivo, e non avendo avuto rassicurazioni a suo dire necessarie, Rigoletto (SeL) si è astenuto dalla votazione finale che ha visto il voto favorevole della restante opposizione.
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rnApprovati, infine, all’unanimità anche la convenzione quadro per la realizzazione delle Opere del Servizio Idrico Integrato e la variante urbanistica in favore della ditta “Ceramica Incontro s.r.l.”.

sabato 10 Settembre 2011

(modifica il 27 Luglio 2022, 1:57)

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