Politica

Verde pubblico, nervi tesi in Consiglio comunale. No alla richiesta di creare una commissione di controllo

Vincenzo Pastore
La mozione di nove consiglieri è stata bocciata a maggioranza in una votazione svolta, curiosamente, con il vecchio metodo dell'alzata di mano per un guasto ai dispositivi elettronici
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Nervi tesi nella seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, appendice di quella sospesa lo scorso 16 Maggio.

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Bocciata a maggioranza, il più rilevante fra i tre punti all’ordine del giorno, ovvero la mozione con cui nove consiglieri hanno chiesto l’istituzione di una Commissione di Controllo sulla gestione del verde pubblico in un clima resosi infuocato tra maggioranza ed opposizione.

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Ha inaugurato i lavori Cataldo Mazzilli (Io Sud), primo firmatario della mozione, che ha apertamente bollato come «fallimento economico» la gestione del verde pubblico nel periodo delle due amministrazioni Perrone, esponendo all’assise un fascicolo dettagliato anche di fotografie che sarà inviato alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Trani.
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«Negli anni abbiamo raggiunto somme pari a 750mila euro per esercizio quando, nel bilancio Asipu del 1996, il servizio di manutenzione del verde pubblico ammontava a 250 milioni di lire. Sempre in quell’anno la somma destinata al parco comunale era di 56 milioni di lire: all’epoca la villa era un tappeto verde, oggi è in condizioni pietose. Abbiamo trasferito la murgia nel centro di Corato» ha denunciato Mazzilli mostrando alcune foto eloquenti.

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Un’indagine minuziosa in ogni particolare quella presentata dai nove firmatari della mozione Cataldo Mazzilli, Patruno, Amorese, Rigoletto, Loiodice, Bovino, Arsale, Stolfa e Francesco Mazzilli.

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Un’analisi che si è soffermata sui lavori affidati alla ditta Ausonia Vivai per circa 60.222 euro con «scoperte sconcertanti: 9mila euro spesi per un abete natalizio, ormai a secco, piantato in piazzato Plebiscito e 20 piante di lagestroemia piantate da via Carmine a via San Vito il cui costo singolo è pari a 790 euro più iva. Ho voluto controllare il costo di una pianta di lagestroemia dai listini ufficiali presso le Camere di Commercio: il prezzo, dai dati della Camera di Commercio di Belluno, ammonta a 90.55 euro più iva» ha proseguito con toni vibranti Mazzilli.
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rnOcchi puntati, com’era nelle previsioni, anche sull’Asipu: «Da un’analisi della contabilità Asipu nel primo quadrimestre si evince che il costo per proiezione nell’attuale esercizio è di 502mila euro. Ho illustrato all’Ing. Mastrorillo (direttore dell’Asipu, ndr) un mio prospetto di quanto servisse per una buona gestione del verde con costi dimezzati (228mila euro). Mi è stato risposto “E’ una scelta politica”. L’Asipu dispone di un regolamento per la contabilità? Mi sento preso in giro, mettiamo fine a questo scellerato impiego di denaro pubblico» ha concluso Mazzilli, chiedendosi se le spese sostenute avessero arricchito qualcuno.

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Non si è fatta attendere la risposta della maggioranza. Prima con Savino Arbore (Pdl) che si è chiesto «a cosa serva una Commissione visto che un’indagine è stata già svolta da Cataldo Mazzilli» e poi con il capogruppo del Pdl Pasquale Pomodoro che si è scagliato sull’allusione finale del consigliere di Io Sud: «una cosa è la critica politica, altri sono i retro pensieri. Mazzilli chiarisca questo “voler arricchire qualcuno”.

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Alle obiezioni poste in essere è sempre stata data una risposta, l’Asipu stessa ha più volte mostrato che la spesa per il verde fosse in linea. Non accettiamo l’ipotesi di questa mozione, se i toni sono questi bisognerebbe chiedere una Commissione d’Inchiesta ma respingeremmo anche quella. Se si pensa che qualcuno si sia arricchito si è sbagliata sede e ci si rivolga in altri luoghi».

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Durissima la replica di Mazzilli a microfoni spenti: «non riesci a dare il giusto valore ai soldi, tu amministri soldi pubblici» ha urlato dal suo banco.

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A favore della mozione anche il Partito Democratico. Francesco Mazzilli ha citato l’esempio di comuni come Arezzo e Lodi in cui la spesa per il verde è nettamente inferiore rispetto a quella coratina.

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«La Commissione valuti la trasparenza, l’efficienze e l’efficacia della gestione del verde pubblico con un tempo determinato fino al 31 dicembre 2011».

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Francesco Edmondo Stolfa, alle prese con un battibecco con Pomodoro, ha puntato il dito sul rifiuto della Commissione da parte della maggioranza: «una buona amministrazione non deve avere timore di quello che è stato e che può essere per il futuro. Se la Corte dei Conti verificasse che non ci sono elementi di reato la Commissione di Controllo potrebbe dire che quella gestione è antipolitica».
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rnA fianco delle opposizioni, come capita spesso negli ultimi Consigli Comunali, il consigliere "dissidente" del Pdl Luigi Patruno, tra i firmatari della mozione: «tutti dovremmo volere una Commissione sulle criticità di un disservizio. L’investimento nel verde pubblico, aldilà degli “arricchimenti”, è stato fatto nel miglior modo possibile?» si è chiesto, invocando una Commissione di Controllo anche sulla raccolta rifiuti porta a porta.
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rnSi susseguivano le prenotazioni degli interventi per le controrepliche, messe a freno con difficoltà dal presidente del Consiglio Tarantini. Ancora Mazzilli (Io Sud) si è scagliato durissimo contro il Sindaco Luigi Perrone: «Quando si fanno i numeri c’è poco da obiettare, caro Sindaco la smetta di usare in questa maniera nel verde pubblico» riferendosi successivamente al presunto “clientelismo” ad opera del primo cittadino.

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«Si scrive Commissione di Controllo ma si vuole dar vita ad una Commissione d’Inchiesta» ha ribattuto Arbore (Pdl). Amorese (Dc), invece, ha preso in esame la relazione del Responsabile del Servizio Finanziario Luigi Gadaleta datata 21 novembre 2010 sul Bilancio di Previsione 2010: «forse sono state sostenute spese al di fuori delle regole del preventivo impegno. Si ritiene che debbano riservarsi attenzioni alle spese relative alla manutenzione delle strade e del verde pubblico, ai servizi resi dall’ASIPU, alle spese per liti e risarcimento danni» ha spiegato in aula leggendo la relazione di Gadaleta.

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Rigoletto (Sel), Arsale e Bovino (Pd) hanno invocato l’istituzione della Commissione. Arsale ha sottolineato lo stato di incuria di alcune piazze (Almirante e Indipendenza) e della zona del borgo antico, mentre l’ex capogruppo del Pd ha giustificato il "no" della maggioranza alla Commissione in base all’art. 25 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale secondo cui "il Presidente ed il vicepresidente della Commissione di Controllo devono essere scelti tra i partiti di minoranza".

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L’intervento del Sindaco Luigi Perrone è stato tutto in difesa dell’operato dell’amministrazione: «voi volete solo visibilità, più volte abbiamo confutato con atti quanto affermato da Cataldo Mazzilli. C’è già la Commissione Lavori Pubblici ed Urbanistica che controlla il verde, rivolgetevi in quella sede. E se ci sono altre esigenze andate dalla Procura, noi riteniamo che il Cda dell’Asipu lavori in modo trasparente».

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Veementi, in quel momento, le schermaglie dialettiche rivolte. Prima con Cataldo Mazzilli (Io Sud): «lei dice delle fesserie Sindaco, risponda ai fatti!». «Il tuo è un livore nutrito da anni» ha risposto il Sindaco. E poi con Francesco Mazzilli (Pd): «Lei gioca coi soldi nostri Sindaco, lei scherza su cose serie!».

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Damasco (Pdl) ha esortato i firmatari della mozione a spostare il dibattito nella Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica, da lui presieduta.

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La mozione è stata bocciata a maggioranza in una votazione svolta, curiosamente, con il vecchio metodo dell’alzata di mano per un guasto ai dispositivi elettronici.

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Via libera, sempre a maggioranza, al secondo punto all’ordine del giorno sulla modifica dell’atto di cessione a titolo oneroso relativo all’immobile ubicato in Via Santarella di proprietà del Sig. Ferrucci Cataldo.

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Il terzo e ultimo punto della serata ha riguardato il regolamento per la disciplina delle videoriprese delle sedute del Consiglio.

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Stolfa (Pd) ha proposto la diffusione via web delle riprese sul sito istituzionale del Comune mentre Mazzilli (Pd) ha chiesto di predisporre una nota sui costi che comporterebbero la trasmissione delle immagini.

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«Si faccia una Commissione di Controllo anche sulle riprese» ha suggerito sarcasticamente Arbore (Pdl) con Pomodoro (Pdl) che ha consigliato di trasmettere solo alcuni estratti, e non per l’intera durata, delle sedute.

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Il regolamento è stato approvato all’unanimità.

sabato 28 Maggio 2011

(modifica il 27 Luglio 2022, 4:09)

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LuigiIlConsiglier
LuigiIlConsiglier
12 anni fa

Bisogna sottolineare le numerose defezioni nella maggioranza sulla mozione.i voti contrari infatti sono stati solo 16 su 23.Ciò significa che ben sette Consiglieri di maggioranza non hanno votato o hanno votato per la Commissione di controllo, come nel mio caso. Dunque maggioranza in difficoltà, a testimonianza della fondatezza della mozione.Luigi Patruno.LuigiIlConsiglier

forestieri
forestieri
12 anni fa

FORSE QUALCUNO TEME ,LO SCEMPIO DEL VERDE A CORATO E’ MOLTO EVIDENTE SE NON E’ STATO NOTATO DA ALCUNI POLITICI ,VUOL DIRE CHE DOVREBBERO FARSI UN GIRO IN ALTRE CITTA’ D’ITALIA ,SE VOGLIONO POSSONO ANCHE PRENDERE I SOLDI DEI CONTRIBUENTI PER PAGARE LE SPESE DEL VIAGGIO ,IN QUESTO CASO SAREBBERO SOLDI SPESI BENE .