Attualità

Pediculosi: la guerra continua

Salvatore Vernice
Il contributo di un nostro lettore sulla denuncia fatta dal nostro giornale sull'epidemia che ha investito le scuole coratine
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Non saremmo più voluti tornare su questo argomento ma alcune notizie pervenuteci e la segnalazione di un nostro lettore ci fa tornare a parlare del problema “pediculosi” che da molte settimane sta coinvolgendo le scuole della città.

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«La situazione almeno guardando le vendite dei prodotti specifici anti-pediculosi, è sicuramente meno pesante, ma qualche focolaio esiste ancora», questo il commento che abbiamo raccolto in due farmacie coratine.

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Ma di chi la colpa se il problema pidocchi non è ancora debellato?

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Un nostro lettore qualche giorno fa ci indirizzò una mail in cui senza mezzi termini ci scrisse che «la proliferazione dei pidocchi è la causa anche del silenzio dei dirigenti scolastici e degli insegnanti che vogliono far passare “sottovoce” questa situazione per non infangare il buon nome del loro istituto. Magari evitando di comunicare all’ufficio igiene quello che succede e lasciare solo agli insegnati di comunicare la situazione ai genitori, magari sussurrandolo in un orecchio.

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Nel mio caso – continua il genitore – dopo aver ricevuto dall’insegnante (parliamo di scuola materna n.d.r.) la segnalazione che mio figlio aveva i pidocchi, ho provveduto all’eliminazione dei pidocchi attraverso tutti gli accorgimenti previsti, riuscendo a farlo. Dopo il trattamento ripetuto negli 8 giorni, ho riscontrato nuovamente la presenza dei fastidiosissimi esserini. Ho tratto la conclusione che chi doveva fare il trattamento non lo ha fatto a danno degli altri. Normale: la parola dell’insegnante non è presa in considerazione come quella di un Dottore che controlla i capelli dei nostri figli.

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Il problema non è tanto il dover fare lo shampoo con quei nauseanti prodotti, quanto lo stare sempre in guardia per contrastare il problema». Per cercare di far conoscere il sistema per debellare i pidocchi, alcune scuole hanno distribuito degli opuscoli a fumetti. «Anche qui si è trattato di figli e figliastri, perchè il plesso in cui mio figlio va a scuola non ha ricevuto nessuna comunicazione, mentre in un altro plesso della stessa direzione didattica, gli opuscoli sono stati distribuiti. Come se ci fossero pidocchi di serie A e di serie B».

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Anche sui controlli dell’ufficio igiene il nostro lettore ha qualcosa da dire.

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«Una cosa strana e che mentre in altre scuole si è vista la presenza continua di personale dell’ufficio igiene in altre scuole non si è mai visto nessuno. A volte ci sono andati ma solo in alcune classi. Poi non sono più tornati».

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Ci auguriamo che dopo questa nostra ennesima segnalazione, tutte le parti in causa prendano i dovuti provvedimenti per evitare che questo problema insorga in proporzioni ancora più massicce, perché se quest’autunno è caldo, immaginiamo cosa potrà essere la prossima primavera che, normalmente, rappresenta il periodo in cui questi parassiti trovano il clima più adatto per proliferare.

sabato 9 Dicembre 2006

(modifica il 14 Luglio 2022, 3:40)

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