Cronaca

Sabotato negozio cinese

Vincenzo CIfarelli
Vincenzo CIfarelli
Ancora da verificare le responsabilità dell'atto vandalico all'emporio orientale di Via Duomo
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Loro non rispondono e danno notizie vaghe. E non perchè non conoscano l’Italiano (hanno una perfetta pronuncia italica ed uno spiccato accento toscano) ma perchè sui loro volti c’è il timore che la vicenda possa alzare un polverone con qualche conseguenza più dannosa del previsto.
rnIl fatto è trapelato qualche giorno fa ma risale a circa 10 giorni addietro. Si tratta di uno spiacevole episodio di sabotaggio che ha riguardato l’emporio cinese di via Duomo che da qualche mese macina profitti a Corato insieme all’altro bazar (cinese anch’esso) di viale Cadorna.
rnDi cosa stiamo parlando? Secondo voci indiscrete che come un vortice frenatico sono rimbalzate di strada in strada da persona a persona nella nostra piccola e insieme grande Corato, il negozio di abbigliamento in questione sarebbe stato sabotato durante una notte di circa due settimane fa. Qualcuno avrebbe manomesso dall’esterno l’impianto di condizionamento mettendolo fuori uso. Qualcuno che sapeva dove andare a mettere le mani. Il tubo del condizionamento è infatti stato tagliato, e trovato rotto il giorno dopo.
rnUn avvertimento?Chissà.

rn

Certo è che la paura dello spettro Cina, che in Italia come in Europa sta mettendo in ginocchio l’economia del vecchio continente, è palpabile. Pare che anche i meno adatti a disquisizione economiche abbiano la sensazione che il problema di fondo della crisi strutturale dell’economia italiana sia tutta da ricondurre al drago cinese, visto in realtà come una Idra dalle cento teste più che come un drago.
rnCosì qualcuno preso dalla paura o volenteroso di manifestare il proprio dissenso avrebbe avuto la felice idea di macchiarsi di un atto perseguibile penalmente.

rn

L’episodio increscioso nella nostra tollerantissima Corato (non si sono mai registrati significativi atti di intolleranza verso extracomunitari), lascia tra l’altro riflettere, anche perchè se i commercianti di via Duomo non fanno affari,  il cinese della medesima via con i suoi prezzacci (t-shirt anche a 3 euro!) è sempre pieno di gente. La qualità non deve essere il massimo, ma per 3 euro il risultato è che il negozio trabocca di gente e c’è fila alla cassa. Dumping? Forse. Ma il fatto qui è un altro: i prezzacci danno fastidio a qualcuno o… a molti.

rn

Dalle poche parole che una volta intervistati i due ventenni cinesi, gestori dell’esercizio,  hanno voluto pronunciare, il fatto non lascia posto agli equivoci. Loro non sanno di chi è la colpa (o fingono di non saperlo), affermano che ora è tutto ok, ed è inutile parlarne. Poche dichiarazioni per farci intendere che secondo loro la responsabilità è di qualcuno ma è meglio lasciar perdere ed imputare la colpa ad una bravata di qualche ragazzino, perchè, parlando senza peli sulla lingua, sarebbe facile inimicarsi qualcuno "Sarà stata una ragazzata" ci hanno detto infatti a denti stretti.
rnDifficile credere davvero che qualche discolo sia stato reo del sabotaggio anche perchè se il fatto è accaduto di notte l’ora è poco appropriata a ragazzini in vene di bravate che a quel’ora dormono, e poi se anche di ragazzini si tratta come avrebbero fatto ad arrivare così in alto dato che l’impianto di condizionamento è a circa tre metri dalla superficie?

venerdì 1 Luglio 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 16:55)

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